Il Primo maggio in Francia

Qual è il bilancio della mobilitazione del Primo maggio in Francia? Ce la faranno i lavoratori francesi a difendersi da questo nuovo attacco?


Nel video che presentiamo questa settimana abbiamo intervistato uno studente di Filosofia della Sorbona, Gregor Brunner, che ha partecipato alla manifestazione del Primo maggio a Parigi, la quale ha visto coinvolte circa 800.000 persone in tutta la Francia. Come abbiamo detto nel precedente articolo dedicato al tema, la manifestazione, indetta in difesa dei diritti dei lavoratori oggi fortemente minacciati, è stata scandita da slogan prettamente sindacali (no alla riforma delle pensioni) e da slogan politici (no all’autoritarismo di Macron). Purtroppo si stanno delineando due linee all’interno della Rete per lo sciopero generale: da un lato c’è chi vorrebbe dialogare con Macron per trovare un compromesso, dall’altro chi vuole continuare con le mobilitazioni a oltranza sino al ritiro della odiata riforma. L’intersindacale ha indetto una nuova manifestazione il 6 giugno, mentre gli oppositori di questa linea si riuniranno nei prossimi giorni e organizzeranno una mobilitazione assai più vicina nel tempo per incalzare Macron. Nel frattempo, da due punti di vista diversi, Mélenchon e la Le Pen cercano di convogliare il malessere sociale per ottenere più ampi sostegni elettorali.

06/05/2023 | Copyleft © Tutto il materiale è liberamente riproducibile ed è richiesta soltanto la menzione della fonte.

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L'Autore

Alessandra Ciattini

Alessandra Ciattini insegna Antropologia culturale alla Sapienza. Ha studiato la riflessione sulla religione e ha fatto ricerca sul campo in America Latina. Ha pubblicato vari libri e articoli e fa parte dell’Associazione nazionale docenti universitari sostenitrice del ruolo pubblico e democratico dell’università.

La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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