Sabato, 18 Marzo 2017 17:56

Vita quotidiana all'Avana

di
Cosa ci dice la vita quotidiana a Cuba.
Un fiume pacifico e colorato di quindicimila persone, invisibile per i media, ha camminato per le strade della città.
Il 19 marzo, marcia dei comunisti per i valori di libertà e uguaglianza. Definite le modalità per il sostegno a Mélenchon.
La voglia di indipendenza di Scozia e Irlanda.
Dal cittadino persona al cittadino utente e il lavoratore nella morsa della precarietà.
Un coraggioso film non riconciliato con l’industria culturale che riporta al centro dell’attenzione la working class, la cui tragica condizione è, però, rappresentata in modo naturalistico.
Una grande occasione sostanzialmente mancata per far riflettere il grande pubblico su tematiche essenziali come le grandi esclusioni di classe, genere e razza caratteristiche delle società liberali.
Il cinico punto di vista del cameriere diviene la prospettiva attraverso cui il regista narra la grande tragedia storica, disinteressandosi di tutto ciò che va al di là delle apparenze di cui si nutre la società dello spettacolo.
Sabato, 11 Marzo 2017 17:10

Il prisma di Anastasia

Ecco come da un film d’animazione per bambini si evince facilmente la “regola del prisma”: la lettura dei fatti storici passati e presenti cambia a seconda del “momento di svolta” scelto.
Note sparse sulla riforma della scuola in assenza di opposizione sociale.

La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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