Domenica, 26 Luglio 2015 20:51

L’Europa, la Grecia e noi

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L’esito della vicenda greca ha scatenato anche in Italia un’importante discussione che sta dividendo la sinistra di alternativa e che allude a importanti discriminanti di linea politica sull’atteggiamento da tenere nei confronti di questa Europa a trazione tedesca. Non v’è dubbio che questo esito non lascia le cose com’erano ma crea le condizioni per uno di quei salti che in ambito politico mutano la quantità in qualità.

Domenica, 26 Luglio 2015 20:43

Syriza, Podemos ma cosa venceremos?

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O si rompe con il meccanismo infernale del debito, ponendosi nella prospettiva dell’estromissione dall’euro e dalla stessa UE, e si fa pagare il costo della crisi a chi la ha provocata, oppure si chiedono nuovi prestiti, accettando il meccanismo infernale del debito che impedisce spese sociali e presenta il conto della crisi a chi ne ha sinora subito i devastanti effetti. Nel primo caso si dovrà affrontare la violenta reazione della borghesia nazionale e internazionale, nel secondo caso si finirà con il perdere progressivamente la credibilità acquisita a tutto vantaggio del populismo di destra.

Completamente fermo il dossier più spinoso di tutti, che tanta indignazione ha suscitato nell'opinione pubblica europea: la presenza di una norma che tuteli gli investimenti.

Considerazioni Inattuali 77. La notte dell’Europa: Ci risiamo: “La questione tedesca”. La resa incondizionata imposta alla Grecia enuncia a chiare lettere l’egemonia tedesca sul vecchio continente.“Merkel-Schaeuble uber alles in der Welt”. Il New York Times: “The German question Redux”.

Le conseguenze dell’esito delle trattative tra Grecia e creditori potrebbero provocare una stretta sui governi dei Paesi dell’eurozona maggiormente indebitati, tra cui l’Italia, e mettere in difficoltà il governo Renzi, il quale sta mostrando i primi segni di logoramento. 

Riflessioni sul detto comune: questo può essere giusto in teoria ma non vale per la prassi, in riferimento ai grandi e terribili avvenimenti che dalla Grecia rischiano di sconvolgere l’intera Europa.  

Con il Documento economico finanziario (DEF) dello scorso aprile, il Governo Renzi ha pianificato lo strangolamento della sanità pubblica. Sui 2.637 miliardi di tagli previsti, 2.352 miliardi verranno tolti al sistema sanitario mentre 285 milioni saranno tagliati all’edilizia sanitaria. 

Sabato, 18 Luglio 2015 00:07

Produci, consuma, crepa

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Il tema della precarietà e della solitudine del lavoratore precario andrebbe approfondito e tenuto in debita considerazione, affinché si possa adeguatamente organizzare la lotta. La lotta, sì, perché, per dirla con Gallino, è necessario “modificare il modello produttivo al presente dominante”. 

Il 15 gennaio del 1921 si apriva a Livorno il XVII Congresso nazionale del Psi. Gramsci non prese la parola. La maggioranza massimalista di Serrati (o comunisti unitari) ottenne 98.000 voti, 58.000 i comunisti “puri” e 14.000 i riformisti turatiani. 

Prosegue la riflessione, avviata nello scorso numero, nata dalla conferenza dell’antropologo Pablo Rodríguez Ruiz sulla società cubana e sulle trasformazioni in corso nell’isola caraibica che gettano luci e ombre sulla vicenda del recente “riavvicinamento” con il nemico numero uno a stelle e strisce.

La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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