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L’Arte racconta il lavoro
Il Centro Studi Nazionale organizza un convegno che affronterà il rapporto fra il lavoro umano e l’arte in tutte le sue espressioni.
La tarda riflessione di Brecht su teatro e arte
Brecht nel Piccolo Organon per il teatro si era limitato a rivedere i punti maggiormente unilaterali della precedente riflessione, ma era cosciente della necessità di reimpostare l’intera teoria, in quel progettato “grande” Organon che prima l’impegno pratico-organizzativo nel Berliner Ensemble, poi la morte prematura gli impedirono di realizzare.
Sulle tracce dell’ultima riflessione di Brecht sul teatro
Anche nella sua apparente linearità la riflessione di Brecht sull’arte lascia una sensazione di “straniamento” a chi le si accosta; non fosse altro che per la sua decisa mancanza di sistematicità – che rende impossibile ogni sbrigativa classificazione – per l’asprezza dei toni polemici, la radicalità degli assunti teorici, per l’urgenza con cui pone la necessità di una profonda revisione della drammaturgia e del teatro tradizionale, per l’ostinata opposizione a ogni soluzione di compromesso che la caratterizzano e animano.
Beata la società che non ha bisogno di eroi
Come fa notare acutamente Bertolt Brecht: se le istituzioni sono buone, l’uomo non deve essere particolarmente buono. Certo, allora gli si offre la possibilità di esserlo. Egli può essere libero, giusto e valoroso senza che egli o altri abbia a soffrirne.
Brecht e il ruolo dell’arte nella modernità
Recepire una lirica è un’operazione non meno di quanto lo sia, per esempio, il vedere e l’udire, anzi un’operazione che richiede un atteggiamento molto più attivo. Comporre poesie deve essere considerato un’attività umana, una pratica sociale, contraddittoria e mutevole al pari di tutte le altre, un’attività che è condizionata dalla storia e che a sua volta crea storia. La differenza sta fra rispecchiare e mettere uno specchio davanti agli occhi.
La concezione del realismo di Brecht
L’arte, per Brecht, non si limita a riprodurre la realtà, ma opera una sua trasposizione in forma che è allo stesso tempo una trasmutazione nella verità, se solo entrando nell’orizzonte di senso dell’opera il reale diviene “dominabile”, la forma, da parte sua, non può essere considerata come dotata in sé di senso prima ancora di realizzarsi nella mediazione con il proprio contenuto.
Brecht, Lukács e l’arte realistica
Tanto il realista quanto l’idealista offrono riproduzioni della realtà e pensieri. L’idealista tuttavia parte da un ideale di bellezza o da un ideale artistico, mentre il realista confronta continuamente gli ideali con la realtà e rettifica continuamente le immagini di quest’ultima.
Brecht e la crisi dell’arte nella modernità
La scarsa sistematicità delle riflessioni di Brecht sull’arte rende difficile occuparsene senza aver individuato un punto di vista muovendo dal quale sia possibile reinterpretare, dare forma a questo magmatico materiale. Intendiamo, perciò, cercare di mostrare la ricchezza delle osservazioni di Brecht muovendo dall’analisi di una singola problematica: la crisi della rappresentazione artistica nella modernità.
Lukács e il valore utopico dell’arte
All’omogeneità e alla compiutezza del mondo greco, alla pienezza di senso, nel quale gli uomini si sentono a casa propria e nessun sentimento di estraneità turba il loro animo, è subentrata la produttività dello spirito e con essa la distruzione dell’essenza e l’inizio della scissione tra l’io e il mondo.
Recensioni di classe
La Città Futura ha pubblicato su carta una raccolta di recensioni cinematografiche in chiave marxista, precedentemente uscite sulla rivista online. Gli autori hanno passato al vaglio in questi anni centinaia di opere cinematografiche, fiction, serie televisive, un lavoro imponente che meritava di essere valorizzato. L’angolo visuale del cinema ci consente di valutare come la borghesia penetri il sostrato culturale di massa e agisca sul piano dell’egemonia. Secondo noi è un contributo utile per capire il presente oltre che una comoda guida per scegliersi il film da vedere!