Visualizza articoli per tag: teatro

Venerdì, 15 Dicembre 2023 23:53

Recensioni di classe 63

Brevi e critiche recensioni di classe all’ottimo documentario Cile - Il mio paese immaginario, al significativo film riproposto Titanic, al piacevole film I crimini di Emily, alla ennesima serie sui supereroi Ms Marvel, al noioso film UtamaLe terre dimenticate, al mediocre BanglaLa serie, alla politically correct serie Prisma, all’inutile seconda stagione della serie Mina Settembre, alla serie significativa nei primi episodi e pessima negli ultimi: Surface e a un discreto numero di film da evitare.

Venerdì, 06 Ottobre 2023 17:43

Brecht e i classici

Come nel caso di Goethe, l’adesione alla poetica ingenua dei classici di Brecht non poteva essere immediata, ma doveva passare attraverso la mediazione del moderno concetto di sentimentale, così lo sforzo compiuto per raggiungere la semplicità e l’immediata chiarezza dei classici ha dovuto necessariamente passare attraverso il vaglio critico di una tormentata poetica “romantica”.

Venerdì, 08 Settembre 2023 20:02

Brecht e la ricerca riflessiva del naïf

L’effetto di straniamento può essere considerato una provocazione che stimola il pubblico ad assumere un’attitudine ingenua di stupore di fronte a tutto ciò che sulla scena o nel mondo fenomenico si cela dietro la maschera altrimenti impenetrabile del dato, del naturale e di ciò che sembra noto.

Venerdì, 12 Maggio 2023 19:33

Brecht e la dialettica a teatro

Brecht si serve di un procedimento maieutico che gli consente di portare l’attore o il regista ad avvertire tutta la problematicità, l’interna contraddittorietà, di ciò che nell’esercizio quotidiano del mestiere può apparirgli scontato, di modo che sotto la patina dell’ovvio divengano visibili le più profonde connessioni che articolano il compito espressivo e ne determinano le diverse soluzioni.

Venerdì, 14 Aprile 2023 18:01

Dal teatro epico al teatro dialettico

Come era possibile, si domandava l’ultimo Brecht, sottomettersi all’esigenza di una trattazione epica imposta dai nuovi contenuti conservando, però, le caratteristiche fondamentali attribuite dalla tradizione al genere drammatico, ovvero la sua capacità di sintetizzare e di dare rappresentazione sensibile a quei contrasti ideali che caratterizzano e vivificano le relazioni interumane?

Anche nella sua apparente linearità la riflessione di Brecht sull’arte lascia una sensazione di “straniamento” a chi le si accosta; non fosse altro che per la sua decisa mancanza di sistematicità – che rende impossibile ogni sbrigativa classificazione – per l’asprezza dei toni polemici, la radicalità degli assunti teorici, per l’urgenza con cui pone la necessità di una profonda revisione della drammaturgia e del teatro tradizionale, per l’ostinata opposizione a ogni soluzione di compromesso che la caratterizzano e animano.

Venerdì, 20 Gennaio 2023 18:17

Beata la società che non ha bisogno di eroi

Come fa notare acutamente Bertolt Brecht: se le istituzioni sono buone, l’uomo non deve essere particolarmente buono. Certo, allora gli si offre la possibilità di esserlo. Egli può essere libero, giusto e valoroso senza che egli o altri abbia a soffrirne.

Venerdì, 30 Dicembre 2022 19:01

Recensioni di classe 46

Telegrafiche e mordaci #recensioni di classe in una prospettiva #marxista dei film, le serie tv e gli spettacoli teatrali da vedere e da evitare.

Venerdì, 28 Ottobre 2022 17:59

Recensioni di classe 44

Brevi e incisive recensioni di #classe a film e serie televisive di rilievo e recenti

Venerdì, 15 Aprile 2022 19:25

Gramsci. Concerti e sconcerti

Recensiamo in quest’articolo una raccolta di recensioni gramsciane a opere liriche, pubblicate originariamente sul giornale del Partito socialista tra il 1915 e il 1919.

Pagina 1 di 3

La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

Newsletter

Iscrivi alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato sulle notizie.

Contattaci: