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Il re nudo
Lo sciopero indetto da Cgil e Uil smaschera la politica economica del governo Meloni che si è rivelata contro gli interessi dei lavoratori e dei più poveri
No al governo
L’economia non tira, ma non per tutti
Dopo i proclami di governo e media, la doccia fredda dei dati di Confindustria certifica la fragilità della nostra economia. È il risultato di politiche volte a tutelare il capitale e a comprimere i diritti dei lavoratori. Serve un’opposizione sociale a questo governo.
Il terzo settore e la scommessa del Governo Meloni
Il mondo cooperativo, lungi dalla sua importante funzione originaria, è determinante per salvaguardare i processi di privatizzazione e per il contenimento dei salari. La rivendicazione da sostenere è “a uguale lavoro uguale salario”.
Il governo amico della destra radicale
Le tendenze radicali del governo della destra-centro sembrano impensierire persino i più importanti rappresentanti del grande capitale finanziario, a partire da Bankitalia che denuncia come la tassa piatta rappresenterebbe “un unicum tra i sistemi in vigore nelle maggiori economie avanzate”.
La parabola liberticida di Renzi
In una dichiarazione che annuncia una sua iniziativa oscurantista Renzi scopre le carte. Altro che terzo polo, siamo di fronte a un intervento organico alla peggiore destra. Un attacco alla libertà di stampa e di opinione simile a quello praticato da alcuni ministri del governo Meloni.
Triste, solitario y final
La disperazione è una cattiva consigliera: perché l’opposizione al governo Meloni non può fare a meno della chiarezza sui contenuti.
I comunisti e la destra radicale al governo
Se le forze realmente di sinistra non sapranno divenire protagoniste, in prima fila, della lotta a un governo reazionario, a un governo dei peggiori, finiranno per perdere qualsiasi credibilità agli occhi delle proprie classi di riferimento per un periodo storico ancora più ampio dell’attuale.
Perché l’opposizione latita?
Incredibilmente il governo più sfacciatamente reazionario della storia della Repubblica non sta incontrando nessuna significativa resistenza di massa. I ceti sociali subalterni, che in teoria avrebbero dovuto insorgere contro un governo così orientato a destra, appaiono anestetizzati. Neanche le lotte economiche per recuperare il potere d’acquisto dei salari sono in atto. Naturalmente il problema non sono i subalterni, ma i loro intellettuali, i loro dirigenti.
Per una forte opposizione al governo di destra
L’urgenza di costruire un vasto fronte di opposizione al governo non è in contraddizione con l’obiettivo dell’unità dei comunisti. Ma entrambe le cose richiedono chiarezza di prospettive e non ripercorrere gli errori del passato.