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Dall’Ucraina a Gaza, passando per le sanzioni di Trump e la divisione interna in Israele, Orazio Di Mauro spiega come la diplomazia mondiale vacilla mentre l’Europa, schiacciata tra riarmo e sudditanza agli Stati Uniti, chiude ad ogni prospettiva di pace.

Il professor Orazio Di Mauro analizza i nuovi equilibri globali: dal fragile piano di "pace" di Trump al riarmo europeo, dalla guerra in Ucraina alle basi americane nel Mediterraneo. Un viaggio tra diplomazia, propaganda e sudditanza politica che ridisegna il volto del mondo.

Dal massacro a Gaza e l’attacco ai civili della Flottiglia, fino alle trincee ucraine, ai calderoni russi e alle manovre navali al largo del Venezuela: l’Osservatorio racconta una guerra mondiale a pezzi che ridisegna gli equilibri.

Il professor Orazio Di Mauro analizza come la guerra, tra droni autonomi, difese in collasso e nuove tecnologie radar, continui a consumare vite e territori dietro la facciata della modernità

Dal Libano a Gaza, tra missioni ONU sotto attacco e il via libera di Sigonella: l’Italia resta intrappolata nelle ambiguità della guerra.

Dall’impotenza europea di fronte al genocidio a Gaza al collasso del fronte ucraino: tra silenzi istituzionali e popoli ignorati, l’Occidente si allontana dalla realtà.

Mentre la Russia avanza in Ucraina e Israele infiamma il Medio Oriente, l’Europa segue una strategia cieca che ci spinge verso il baratro.

Dai bombardamenti su Gaza alla lenta avanzata russa in Ucraina, passando per il riarmo globale che sottrae risorse al clima e alla pace: una crisi multipla che logora il presente e ipoteca il domani.

Venerdì, 20 Giugno 2025 16:35

Una tregua per 2-3 giorni?

La Russia ha offerto una breve tregua, di 2 – 3 giorni; tuttavia la pace è lontana perché molto differenti sono le posizioni dei belligeranti. L’Ue, che ha sposato l’economia di guerra, appoggia gli atti terroristici ucraini volti ad alzare il livello del conflitto. Se l’Europa non diventerà teatro di guerra dipende dallo sviluppo del movimento per la pace.

Dall’Ucraina al Medio Oriente, la distanza tra narrativa e realtà si fa sempre più evidente. Mentre l’Occidente rincorre illusioni, sul campo emergono nuove verità. 

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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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