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Il pane e le armi?
di Coordinamento no armi IV Municipio
Incontro pubblico venerdì 26 settembre ore 18 Parco Andrea Campagna, Roma
Tutti i rischi della rinascita della Germania come potenza militare: videointervista a Domenico Moro
Con l'economista, sociologo e ricercatore dell'Istat cerchiamo di comprendere i motivi del massiccio riarmo tedesco e le dinamiche geopolitiche che innesca. Videointervista a cura di Renato Caputo per "La città futura".
Riarmo: la Ue approva.
Il Consiglio europeo ha approvato il SAFE dando avvio al riarmo voluto da Ursula von der Layern. Un ruolo di primo piano, per affrontare la presunta minaccia russa, è ricoperto dalla Germania.
Manifestazione del 5 Aprile : un buon inizio
Riflessioni sull’ampia manifestazione promossa dal M5S e partecipata da molte anime differenti tra loro, con dei punti fondamentali in comune: no al riarmo, si allo stato sociale, stop ai genocidi. Un buon punto di partenza da cogliere per fare avanzare il conflitto sociale in Italia e il movimento contro la guerra imperialista.
Osservatorio sul mondo che cambia: pericoli e problematiche del riarmo italiano
Un osservatorio sul mondo che cambia, la rubrica settimanale a cura della rivista comunista on line La Città Futura con Orazio Di Mauro.
Il prezzo sociale della corsa agli armamenti in Italia
Come il riarmo sottrae risorse a welfare e sanità, aumenta le disuguaglianze sociali e indebolisce la trasparenza democratica nelle scelte politiche ed economiche
Manifestazione del 5 Aprile : un buon inizio
Riflessioni sull’ampia manifestazione promossa dal M5S e partecipata da molte anime differenti tra loro, con dei punti fondamentali in comune: no al riarmo, si allo stato sociale, stop ai genocidi. Un buon punto di partenza da cogliere per fare avanzare il conflitto sociale in Italia e il movimento contro la guerra imperialista.
Mettiamo fuorilegge i guerrafondai
Dopo aver dominato il mondo per oltre cinque secoli spargendo genocidi, distruzione e devastazione ambientale su tutto il pianeta, le classi dominanti occidentali celebrano la “gloriosa” morte in battaglia - non tanto per sé ovviamente quanto per i giovani che dovrebbero difendere fino all’estremo sacrificio i loro privilegi.