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La pandemia sta modificando gli equilibri e le strategia e livello internazionale. In Europa sarà un pretesto per ulteriori tagli ai salari e ai diritti sociali. Il Mes e il Recovery Fund sono inadeguati e l’uscita dall’Unine Europea è una condizione necessaria per la realizzazione del socialismo.
In una lettera aperta al Governo, alla Regione, ai parlamentari, ai sindacati e alle autorità locali si chiedono l’intervento dello Stato nella gestione delle acciaierie e tutele per i lavoratori e l’ambiente.

Ridurre l’IVA è necessario ma il modo in cui lo si fa determina se le classi popolari ci guadagneranno o meno.

Sabato, 20 Giugno 2020 21:13

Dove (non) va la nostra industria siderurgica?

Taranto, Piombino, Terni: le nostre acciaierie svendute alle multinazionali sono in abbandono e il governo continua a farsi prendere per i fondelli dai proprietari. La nazionalizzazione è la soluzione. Ma per fare cosa?
La multinazionale approfitta dello spegnimento dell’altoforno 2 ordinato dalla magistratura per cominciare la politica dei tagli
Il posto di lavoro dei dipendenti della Whirlpool è sotto l’attacco dei “mercati”. Il sindacalismo di base chiede al governo una svolta nelle relazioni e nella politiche industriali.

La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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