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La flessibilità, all’interno del modo di produzione capitalistico, è stata funzionale alla diffusione del lavoro precario, favorendo la disarticolazione progressiva dei vincoli legali che regolano le condizioni di lavoro e i licenziamenti.

Il libro del sociologo Ricardo Antunes sui processi di precarizzazione in Brasile.
Domenica, 09 Agosto 2020 13:09

Lotta per il salario e la riduzione dell’orario

È indispensabile nel programma minimo di classe legare la lotta per il salario sociale a quella per la riduzione dell’orario di lavoro, a parità di salario e ritmi di sfruttamento della forza lavoro.
Sabato, 08 Febbraio 2020 20:29

I veri nodi del sistema produttivo italiano

Mancati investimenti in formazione e ricerca, precarizzazione del lavoro, invecchiamento degli addetti e ammortizzatori sociali orientati prevalentemente al sostegno del dimagrimento delle imprese sono le principali cause del ritardo industriale dell’Italia.
Le politiche di austerità, di precarizzazione e di contenimento del costo del lavoro non hanno mantenuto la promessa della crescita economica. Occorre rovesciare il ragionamento padronale.
Le morti sul lavoro non fanno notizia ma sono frequenti, soprattutto fra i lavoratori in età avanzata e fra i precari. Per questo occorre eliminare il precariato, la legge Fornero e porre la questione salariale.
Governo e opposizione si confrontano a colpi di post, contendendosi meriti per decreto Dignità e Jobs act. Ma la realtà conferma una struttura occupazionale che continua a tendere alla svalorizzazione e alla dequalificazione del lavoro.
Sabato, 14 Luglio 2018 18:02

Omicidi neri

Cresce il numero dei morti sul lavoro grazie al Pacchetto Treu, alla Legge Biagi e al Jobs Act.
Il decreto dignità approvato dal governo non migliora le condizioni dei precari. Nessun passo avanti per i lavoratori, mentre si prevedono misure per rispondere alle richieste chiassose delle imprese: riduzione del costo del lavoro e reintroduzione dei voucher.
Il reddito di cittadinanza può offrire strumenti per l’emancipazione di classe, per la sua ricomposizione e per una coscienza conflittuale?
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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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