Il ruolo dell’esercito del popolo nella rivoluzione vietnamita

Insieme al Partito Comunista, l’esercito del popolo rappresenta uno degli attori fondamentali della rivoluzione vietnamita.


Il ruolo dell’esercito del popolo nella rivoluzione vietnamita Credits: Wikimedia Commons - Sergei Shoigu

In un Paese socialista, l’esercito del popolo assume un ruolo completamente diverso rispetto a quello di un Paese retto da un regime democratico borghese. In quest’ultimo, infatti, i militari svolgono generalmente un ruolo di conservazione dello status quo, quando non apertamente reazionario, atteggiamento che nei casi peggiori sfocia nei golpe in stile latino-americano. Nei Paesi socialisti, al contrario, l’esercito del popolo ha il compito di difendere ed implementare la rivoluzione, giocando un ruolo di primaria importanza accanto al Partito ed al governo. Non è un caso, dunque, che l’armata sia presa in grande considerazione in Paesi come Vietnam, Cina o Corea del Nord.

In questi Paesi i soldati hanno lottato fermamente per la liberazione e la riunificazione nazionali e costruito un forte esercito per salvaguardare saldamente la patria socialista. In Vietnam, ad esempio, l’esercito, insieme a tutto il Partito ed al popolo, è stata la forza chiave nella vittoria della guerra di resistenza contro l’invasione imperialista statunitense per la salvezza nazionale, la liberazione del Sud e la riunificazione nazionale.

Guidati dagli insegnamenti del presidente rivoluzionario Hồ Chí Minh e dal genio militare del generale Võ Nguyên Giáp, i soldati vietnamiti si sono distinti per determinazione, tenacia, ingegno, creatività, solidarietà, disciplina, resistenza e capacità di superare le difficoltà per raggiungere la vittoria. Tali caratteristiche hanno permesso ai vietnamiti di fronteggiare con successo alcuni degli eserciti meglio equipaggiati al mondo: quello giapponese, nel corso della seconda guerra mondiale, quello francese, nella lotta per l’indipendenza dai colonizzatori, ed infine quello statunitense. In pratica, tra il 1940 ed il 1975, il Vietnam ha vissuto uno stato di guerra pressappoco ininterrotto.

Ispirati dal testamento di Hồ Chí Minh, che invitava l’esercito ed il popolo vietnamiti a “combattere risolutamente gli aggressori americani fino alla vittoria finale”, i militari vietnamiti hanno combattuto senza sosta e hanno raggiunto una gloriosa vittoria, costringendo gli imperialisti a firmare gli Accordi di Parigi per ripristinare la pace in Vietnam e ritirare tutte le truppe degli Stati Uniti e dei suoi alleati dal Vietnam del Sud, dando ragione al presidente quando affermava che “gli imperialisti americani usciranno sicuramente dal nostro Paese. La nostra nazione si riunirà sicuramente”.

Dopo la riunificazione nazionale, l'intero Paese ha iniziato a costruire il socialismo, ed i militari hanno partecipato allo sviluppo socio-economico mentre combattevano per difendere il confine sud-occidentale nel conflitto con la Cambogia ed il confine settentrionale e la sovranità su mari e isole fronteggiando la Cina. Trattandosi di un esercito del popolo, il Vietnam ha mantenuto fino ai nostri giorni la leva obbligatoria, anche se si tratta di un obbligo solamente teorico: tutti i cittadini maschi tra I 18 ed I 25 anni sono potenzialmente soggetti al richiamo, ma in realtà il governo si riserva di renderlo effettivo solamente in caso di conflitto. Allo stesso tempo, tutti gli studenti delle scuole superiori, maschi e femmine, hanno la possibilità di imparare i rudimenti dell’arte bellica in una materia specifica, denominata “difesa della patria”.

Oggi, in tempi di pace, l’esercito vietnamita ha assunto i compiti di preservare fermamente l'ordine e la sicurezza sociale, specialmente nelle aree strategiche, contribuendo a sostenere fermamente la stabilità politica e la società, la sovranità, l'integrità territoriale e la patria vietnamita socialista. Inoltre, l’esercito del popolo partecipa attivamente allo sviluppo economico, all'eradicazione della fame e alla riduzione della povertà.

Per quanto riguarda le relazioni internazionali, la diplomazia della difesa viene rafforzata e ottiene buoni risultati. Il Vietnam ha stabilito relazioni nell’ambito della difesa a vari livelli con oltre ottanta paesi, tra cui le maggiori potenze mondiali. Il Vietnam è un membro attivo e responsabile di forum regionali e internazionali come il Forum regionale dell'ASEAN (ARF) e la Riunione dei ministri della difesa dell'ASEAN (ADMM). Inoltre, il Vietnam ha ricevuto un grande apprezzamento internazionale nel realizzare un ospedale da campo di livello 2 presso le missioni delle Nazioni Unite nel Sudan del Sud.

L’obiettivo del governo vietnamita rispetto al proprio esercito resta oggi quello di continuare a innovare e migliorare l'efficacia dell'educazione politica e ideologica seguendo le linee guida del marxismo-leninismo e degli insegnamenti di Hồ Chí Minh, misura che pone le basi per la costruzione di un esercito sempre migliore che sia una forza di difesa, ma anche una forza politica fedele al Partito, allo Stato e al popolo. Tale processo ha permesso all’esercito del popolo vietnamita di restare fino ad oggi fedele all’obiettivo della difesa e dell’implementazione della rivoluzione socialista, adempiendo ai compiti per i quali venne istituito.

27/10/2019 | Copyleft © Tutto il materiale è liberamente riproducibile ed è richiesta soltanto la menzione della fonte.
Credits: Wikimedia Commons - Sergei Shoigu

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L'Autore

Giulio Chinappi

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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

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