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Il professor Orazio Di Mauro analizza come la guerra, tra droni autonomi, difese in collasso e nuove tecnologie radar, continui a consumare vite e territori dietro la facciata della modernità

Dal Libano a Gaza, tra missioni ONU sotto attacco e il via libera di Sigonella: l’Italia resta intrappolata nelle ambiguità della guerra.

Videointervista al prof. Orazio di Mauro.

Gazza, l'esercito israeliano esita a occuparla tutta. 

Il caldo non ci ferma e anche in pieno agosto continuano in Italia, numerosissime, le mobilitazioni a sostegno del popolo palestinese. 

L'esercito ucraino mostra segni di cedimento.

Mentre Netanyahu punta alla conquista definitiva della Striscia, il Paese è lacerato da tensioni politiche, proteste di piazza e malcontento tra i militari di ritorno dal fronte.

Dall’impotenza europea di fronte al genocidio a Gaza al collasso del fronte ucraino: tra silenzi istituzionali e popoli ignorati, l’Occidente si allontana dalla realtà.

In Ucraina, la guerra volge verso la resa degli ucraini. 

Orazio Di Mauro commenta gli ultimi avvenimenti bellici in Siria, in Medio Oriente e relativamente al conflitto tra Russia e Ucraina.

Mentre la Russia avanza in Ucraina e Israele infiamma il Medio Oriente, l’Europa segue una strategia cieca che ci spinge verso il baratro.

Dai bombardamenti su Gaza alla lenta avanzata russa in Ucraina, passando per il riarmo globale che sottrae risorse al clima e alla pace: una crisi multipla che logora il presente e ipoteca il domani.

Nella nuova puntata dell’Osservatorio sul mondo che cambia, il professor Orazio Di Mauro analizza l’attacco israeliano all’Iran e i complessi sviluppi che ne sono seguiti.

Dai ricordi del bombardamento di San Lorenzo all’appello per Gaza: Luciana Romoli, 94 anni, invita a manifestare il 21 giugno. Oggi come allora, chi tace è complice

L'intervista completa sarà disponibile presto sul canale.

Referendum 8-9 giugno 2025, scheda arancione. Indennità in caso di licenziamento nelle piccole imprese

Dall’Ucraina al Medio Oriente, la distanza tra narrativa e realtà si fa sempre più evidente. Mentre l’Occidente rincorre illusioni, sul campo emergono nuove verità. 

Dall’Ucraina al Medio Oriente fino al Kashmir, si delinea un equilibrio instabile destinato a durare.

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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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