Articoli filtrati per data: Venerdì, 03 Dicembre 2021
Occorre fare, in piena autonomia dall’ideologia dominante, un bilancio critico della secolare esperienza storica di transizione al socialismo, portando fino in fondo l’indispensabile autocritica, ma senza cadere nell’odiosa pratica, oggi così diffusa, dell’autofobia con conseguente incapacità di riconoscersi nella propria storia.
Un primo tentativo di fare chiarezza sulla situazione di classe nel nostro paese, in risposta a chi si interroga sul ruolo delle classi medie, sulla condizione dei contadini e sull’effettiva esistenza, oggi, di una “classe operaia”.
La sindemia da Covid-19 ha messo ancor più in rilievo l’oppressione particolare riservata al genere femminile. Il capitalismo ha ereditato le strutture patriarcali e le utilizza per assicurarsi lavoro gratuito di riproduzione sociale che agevola l’estrazione di plusvalore.
L’eliminazione della povertà in Cina è la storia di un grande successo che merita di essere raccontata a tutti per l’importanza che essa riveste per il mondo intero.
Contro il Sars-Cov2 non bastano i vaccini, pur utilissimi, ma servono investimenti nella scuola, nella sanità e nei trasporti pubblici. Il governo Draghi preferisce invece scaricare gli obblighi del Green Pass sui lavoratori, liberando i padroni da ogni responsabilità per le prevenzioni.
Al contrario delle illusioni degli idealisti, già per il giovane Marx nella modernità a dominare è il duro realismo, il particolarismo imperante nella società civile, è il suo fondamento meramente empirico, immediato: il bisogno pratico dell’individuo egoista, la brama di profitto e l’implacabile legge del mercato.
Il governo di Hanoi sostiene la politica di “una sola Cina” da parte di Pechino, ed entrambi i Paesi respingono le pretese di Taiwan sul Mar Cinese Meridionale.
Il fumettista romano Zerocalcare si cimenta, con successo, nel mondo dell’animazione realizzando una significativa serie televisiva sul tema della precarietà quale condizione non solo lavorativa ma anche psicologica dei Millennial.
Recensioni critiche a due serie televisive – Squid Game e The politician – prodotte e distribuite da Netflix.
Come era possibile sottomettersi all’esigenza di una trattazione epica imposta dai nuovi contenuti conservando, però, le caratteristiche fondamentali attribuite dalla tradizione al genere drammatico, ovvero la sua capacità di sintetizzare e di dare rappresentazione sensibile a quei contrasti ideali che caratterizzano e vivificano le relazioni interumane?