Articoli filtrati per data: Sabato, 01 Novembre 2025

La guerra del Kippur del 1973 non fu una sorpresa incontrollata, ma un conflitto limitato e politicamente calcolato. Secondo le memorie di Vinogradov e i documenti desecretati di USA e Israele, Sadat interruppe volontariamente l’offensiva per avvicinarsi a Washington, sacrificando una possibile vittoria militare. Israele accettò il rischio della sorpresa iniziale per ottenere maggiore sostegno americano. Gli Stati Uniti, guidati da Kissinger, calibrarono il conflitto per evitare vittorie decisive e consolidare la propria influenza in Medio Oriente. La guerra risultò quindi un equilibrio tra successo apparente, vittoria mutilata e supremazia diplomatica.

Pubblicato in Cultura |#EFA933

La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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