Visualizza articoli per tag: buona scuola

Siamo stanchi di subire imposizioni che non hanno nulla a che fare col diritto allo studio, la libertà di insegnamento e di apprendimento e con una visione democratica del sistema scolastico.
Studenti, insegnanti e ricercatori uniti nella lotta per una scuola strumento di emancipazione dei cittadini.

Convegno nazionale. 20 anni di autonomia scolastica, dalla legge 59/1997 alla legge 107/2015. Cosa è successo alla scuola in Italia?

Il Sole 24 ore scrive che sono stati creati 939mila posti di lavoro. Ma i nuovi contratti sono solo frutto dei regali fiscali alle imprese. l'Italia è in zona retrocessione per occupazione giovanile e precarietà. Chiunque vincerà le elezioni sarà nemico dei diritti dei lavoratori.
Sabato, 11 Novembre 2017 21:17

Vogliamo un vero contratto della scuola!

Per contrastare la Legge 107 e per aumenti per tutti che recuperino i 300 euro persi dal 2009. Il governo e i sindacati devono ascoltare i lavoratori.
Anche quest’anno accademico scuole e università sono nel mirino di governo e Confindustria: sempre meno qualità e sempre più indirizzi business-friendly fanno dell’istruzione un terreno caldo di lotte.
Sabato, 20 Maggio 2017 19:54

Lo Stato guardiano notturno

L’ideologia liberista dominante nel nostro paese, con la complicità dei populisti, sta riducendo nuovamente lo Stato alla funzione di guardiano notturno di un modo di produzione in crescente crisi.
Serve un vero fronte sindacale unitario in grado di coinvolgere la maggior parte dei lavoratori e degli studenti.
Cultura, spirito critico? Addio. La scuola pubblica diventa uno strumento di selezione classista, da cui reperire manodopera giovane e prestante. Che crescerà con l’idea che il lavoro sia gratuito.
Note sparse sulla riforma della scuola in assenza di opposizione sociale.
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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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