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Lo stato attuale della democrazia
A dispetto della narrazione apologetica sulla nostra democrazia, l’Italia e in generale i Paesi del mondo occidentale, sin dagli anni ’80, ma con un’accelerazione a partire dall’implosione dell’URSS, hanno subito un attacco non solo alla democrazia sostanziale, ma anche ed in particolare a quella formale.
L’unione europea come cavallo di Troia?
Come l’Unione europea ha favorito la sconfitta delle forze che si opponevano all’importazione dell’organizzazione del lavoro toyotista e del modello economico neoliberista anglosassone nel nostro continente.
La parabola dell’economia politica – Parte XXVII: Critica dei postulati del teorema neoliberista
I postulati su cui poggiano le teorie economiche neoliberiste sono irrealistici se non addirittura frutto della fantasia, però le politiche conseguenti vengono ugualmente imposte in quanto utili al sostegno dei profitti e alla conservazione del primato del capitale sul lavoro.
Se aumenta il costo della vita il problema non è legato alla quantità di moneta
Proviamo a confutare i luoghi comuni in materia di salario, inflazione, reddito di cittadinanza e politiche fiscali
I riformatori odierni sono i peggiori conservatori neoliberisti
Attorno alla riforma della Pubblica Amministrazione si aggirano gli spettri delle privatizzazioni e della subalternità del pubblico rispetto al privato
La parabola dell’economia politica – Parte XXV: Le ragioni politiche del neoliberismo
Le teorie neoliberiste della scuola di Chicago, avverse al riformismo keynesiano, sono servite a sostenere la rivincita della borghesia contro il proletariato dopo 30 anni di significativo progresso sociale. La stessa costruzione dell’Ue e della sua moneta si basa su queste teorie.
Marxismo e movimenti sociali
In questa fase di grave confusione ideologica e politica è forse il caso di tornare a chiederci chi è nelle condizioni sociali di agire come agente trasformatore.
La parabola dell’economia politica – Parte XX: L'impatto delle politiche economiche keynesiane
L’abbandono delle politiche keynesiane non dipende da un deficit culturale, come vogliono molti economisti “di sinistra”, ma ha ben precisi motivi di classe.
La pandemia neoliberista
Nonostante il suo “naturale” classismo, la pandemia sfonda dove il tornado neoliberista gli ha aperto la strada, riducendo al minimo le barriere immunitarie di una comunità sempre più individualisticamente disgregata e asservita all’ansia di prestazione del profitto immediato, al cui altare qualsiasi valore collettivo è immolato.
Dalla pluripolarità al socialismo – sintesi del Manifesto dell’International Manifesto Group
La crisi, la pandemia, i mutati rapporti di forza fra le potenze mondiali e la fine dell’unipolarismo impongono che i lavoratori di tutti i paesi e i popoli oppressi del Terzo mondo si uniscano per un’alternativa al capitalismo e per edificare il socialismo.