Giro d’Italia 2019, in bicicletta per il territorio

Otto giorni di “corsa rosa”, tappe dall’Emilia all’Abruzzo. Adesso si torna a Nord


Giro d’Italia 2019, in bicicletta per il territorio

PESARO. Otto tappe da sabato scorso a oggi. Partenza da Bologna, oggi sosta a Pesaro, domani la cronometro da Riccione a San Marino. Come annunciato sul n. 230 dedichiamo cinque articoli (questo è il secondo, qui il primo) settimanali e sulla pagina Facebook l’articolo quotidiano, premessa la rapida cronaca sportiva e poi un approfondimento su luoghi ed eventi del territorio attraversato tappa dopo tappa.

Così abbiamo ricordato il geniale Leonardo da Vinci, personaggio decisivo nel Rinascimento italiano di cui quest’anno è il cinquecentenario della morte (2 maggio 1519), la “via Francigena”, la zona del Chianti classico, i borghi medievali della Maremma, il concerto dei “Negrita” il 6 agosto a Orbetello per il tour del loro 25° anniversario, la città dei diritti com’è proclamata Latina con il patto per la lettura “Conta chi legge” che ha l’obiettivo di incrementare i lettori e i luoghi della lettura, Terracina mitologico paese dei Lestrigoni e sede della maga Circe.

Il Giro d’Italia 2019 ha una partnership speciale con “Save the Children” siglata in occasione del Centenario dell’Organizzazione e della 102° edizione dell’evento sportivo internazionale. Testimonial d’eccezione è Tiziano Ferro, ambasciatore di Save the Children. L’Organizzazione è presente come “Charity partner” del Giro d’Italia per sensibilizzare il pubblico attraverso un gesto simbolico: corridori, organizzatori, giornalisti, pubblico potranno apporre su un telo l’impronta della propria mano per dire “Stop alla guerra sui bambini”, quale segno del supporto del Giro d’Italia alla campagna globale di Save the Children che da 100 anni lotta per salvare i bambini a rischio nelle zone di guerra e per garantire loro un futuro di pace.

Un impegno significativo: si vuole ricordare che nel mondo 1 bambino su 5 vive in aree di conflitto, zone in cui l’infanzia viene negata in tutti i suoi aspetti, quotidianamente e con violenza. Luoghi in cui anche andare in bicicletta diventa un sogno irrealizzabile. Ogni giorno viene proiettato un video per raccontare l’impegno del Giro d’Italia a favore dei minori vittime dei conflitti.

Oltre alla presenza nei villaggi di arrivo delle tappe del Giro, alla partenza della prima tappa è stata indossata la Maglia Speciale dedicata a Save the Children. “Il ciclismo è uno sport fatto di fatica e impegno continuo e sono valori in cui ci riconosciamo e che caratterizzano il nostro lavoro. In 100 anni dalla nostra fondazione abbiamo affrontato tante salite e tante corse contro il tempo per arrivare a raggiungere bambini in pericolo. Oggi il nostro impegno per dire  Stop alla guerra sui bambini” è ancora più forte e poter contare su un partner come il Giro dItalia per raggiungere milioni di italiani e sensibilizzarli su questo tema, in un anno così speciale per la storia di Save the Children, è un grandissimo onore” ci ha dichiarato Valerio Neri, direttore generale dell’Organizzazione in Italia.

20/05/2019 | Copyleft © Tutto il materiale è liberamente riproducibile ed è richiesta soltanto la menzione della fonte.

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L'Autore

Guido Capizzi

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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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