Cultura

La riflessione di Marx sulla necessità di una rivoluzione sociale e le connesse problematiche della transizione verso una società socialista
La serrata critica di Lenin al socialimperialismo, principale responsabile della sconfitta della necessaria rivoluzione in occidente, si lega alla sua presa di posizione dialettica sulla lotta dei popoli per l’autodeterminazione nazionale
La cultura aziendale appare anacronistica a fronte delle realtà economica e sociale attuale
Storia di un partigiano vero, un combattente disposto a morire per la sua gente. Uno che ha avuto meriti infiniti per la cultura del suo Paese e che ha patito la galera fascista non meno della galera democristiana.
L’unica speranza è che, finita questa situazione, la gente non dimentichi. Non dimentichi che fino a pochi mesi fa era normale respirare un’aria irrespirabile, normale prendersela con il più diverso e non alzare mai lo sguardo con chi è responsabile o ha le responsabilità
Passando da Korsch a Lukács mostriamo come il recupero di un’interpretazione filosofica del marxismo, a partire dalla dialettica hegeliana, abbia consentito di contrastare le concezioni revisioniste e dogmatiche
Dalle consapevolezza dei limiti del parlamentarismo borghese emerge in Gramsci la necessità di una rottura rivoluzionaria al fine di istituire l’ordine nuovo.
Quanto hanno influito le misure adottate in Italia ed in Europa sul numero dei morti? Ce lo dice uno studio pubblicato dalla Cambridge University. Proviamo a darci un’occhiata ed a incrociare alcuni dati. Con uno sguardo al Cile.
¿Cuánto y cómo influyeron las distintas medidas adoptadas en Europa en la cantidad de muertos? Una posible respuesta se encuentra en un estudio de la Cambridge University. En este artículo echamos una mirada a sus datos y resultados, cruzandolos con algunos datos y estadísticas disponibles públicamente. Con un ojo al (pésimo) manejo en Chile en esta etapa inicial de la pandemia.
Il ruolo nefasto del messianismo anarcoide nei processi rivoluzionario, dalla Rivoluzione francese alla Rivoluzione russa.
Stanti i limiti di classe dei diritti umani borghesi, che gli impediscono di assurgere all’universalità, Marx considera impossibile una reale emancipazione umana senza rivoluzionare la struttura socio-economica del capitalismo
Proseguendo con la denuncia da parte di Lenin dei sette peccati capitali del revisionismo di destra e l’opportunismo di sinistra, concludiamo la dura requisitoria contro il riformismo
La concezione critica e dialettica del marxismo di Korsch e le sue critiche alle tendenze dogmatiche presenti tanto nella Seconda che nella Terza internazionale
L’individualismo crolla nelle lotte collettive e anni di privatizzazione ci lasciano senza posti letto.
Intervento di Angelo Baracca al seminario sul Capitalismo e l’emergenza climatica che si è tenuto Il 1 marzo a Lari (PI) in cui l’autore sottolinea la predisposizione della scienza capitalista per lo sfruttamento.
L’esigenza dello sviluppo di un processo rivoluzionario per rendere effettivi gli astratti diritti umani della tradizione borghese
Le difficoltà da superare nella transizione al socialismo: dalla necessità delle alleanze di classe per consolidare il nuovo blocco sociale dominante al diritto dei popoli all’autodeterminazione nazionale.
Marx mostra come nella società borghese, in quanto tale, i tanto rivendicati diritti umani non potranno mai essere realizzati
Il fascismo consumista, attraverso l'individualismo, è riuscito ad incidere sulle coscienze delle masse meglio del fascismo storico e oggi ne vediamo gli effetti.
Proseguendo nella denuncia da parte di Lenin dei sette peccati capitali del riformismo di destra e dell’opportunismo di sinistra, affrontiamo la seconda parte della sua critica al riformismo
Una riflessione per il “Giorno del ricordo”
Il marxismo tra dogmatismo e filosofia
Lo sviluppo di forze che si richiamano al fascismo o al nazismo costituisce la formazione di un nuovo fascinazismo?
Il 17 febbraio 1600 veniva bruciato vivo nella piazza di Campo de’ Fiori a Roma.
Per Gramsci i diritti umani sono destinati a rimanere formali all’interno della società borghese. Per concretizzarli vi è bisogno di una profonda trasformazione sociale
L’evoluzione fascinazista e l’introduzione del genocidio del vicino di casa
La tragica necessità di portare avanti un Paese in cui la rivoluzione socialista ha trionfato, ma in cui mancano le condizioni necessarie soggettive e oggettive per realizzare la transizione al socialismo
Ritratto di Mussolini e degli aspetti sociali del programma politico del fascismo
L’universalismo astratto dei diritti umani è ideologico, dal punto di vista di Marx, in quanto occulta il fondamento reale della società borghese, ovvero la proprietà privata sempre più monopolistica dei mezzi di produzione

Il fascismo sta tornando? Per rispondere a questa domanda è necessario conoscerlo bene. In questa prima parte la genesi del socialismo senza proletariato.

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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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