Cultura

Nel libro Demacrazia di Giacomo Russo Spena, l’autore racconta la vita da magistrato e da politico del sindaco di Napoli.

Le relazioni umane sono autentiche quando non riproducono le relazioni di potere della società patriarcale.

Il discorso di Alvaro Cunhal, durante la conferenza del 1993 sul comunismo.

I sondaggi elettorali, spesso, sono fittizi e fanno il gioco dei poteri dominanti.
Il dono, nel senso comune, è segno di riconoscenza, ma non è mai gratuito e può diventare portatore di disgrazie.
Perché sentiamo il bisogno di attenuare le nostre opinioni, rifiutando affermazione categoriche e nette? Perché tutto è scandito da “in qualche modo”?
L’anno “horribilis” della crisi del lavoro e dell’economia, delle morti in mare dei migranti, delle violenze di genere, nello storico de la Città futura.

L’ironia riduce ogni fatto ad uno spunto per una risata, straccia la sofferenza, per farne polpette da gettare nelle fauci aperte dell’auditel sghignazzante.

Ci dicono che le ideologie sono finite: questa è la fake news più mostruosa!
Nel cuore dell’Andalusia esiste un piccolo villaggio, in cui gli abitanti, dopo decenni di opposizione, hanno realizzato un sogno, liberandosi dalle soverchierie del potere.
Tratto da “Gli Sdraiati” e “Breviario comico” di Michele Serra, “Father and son” con Claudio Bisio ha valicato il confine italo-svizzero ed è stato rappresentato per due sere a Chiasso.
Da Gaza e l’industria israeliana della violenza a ESCLUSI. La globalizzazione neoliberista del colonialismo di insediamento, due libri di Enrico Bartolomei, Diana Carminati e Alfredo Tradardi.
La narrazione della sopravvivenza quotidiana in Palestina come resistenza all'occupante e tributo alle lotte di liberazione contro il processo collettivo di rimozione della storia.

“E perché non inventare qualcos’altro, un altro corpo? Un’altra storia? Un’altra interpretazione?” J. Derrida, Prégnances.

Le parole non forniscono solo informazioni, ma forgiano la nostra mente.
Nel post Trump assistiamo ad una radicalizzazione dello scontro politico negli USA e al crescente interesse verso il socialismo da parte delle nuove generazioni.
Fino al 3 dicembre il Castello Visconteo di Pavia ospita una mostra che poi andrà a Napoli al Museo Archeologico nazionale e in Russia all’Ermitage di San Pietroburgo.
Una riflessione poetica su un tema bioetico particolarmente delicato e sul quale sono stati emessi troppi giudizi trancianti.
Il libro di Philip Foner, storico del movimento operaio americano, ripubblicato in occasione del Centenario, testimonia di come il proletariato americano appoggiò gli eventi del 1917.
La Rivoluzione d’Ottobre tra dittatura di classe e lotta ideologica per l’egemonia di un nuovo blocco storico sociale proletario (operai e contadini).
L’interesse per l’evoluzione scientifica ed economica con nuovi strumenti coinvolge il futuro del lavoro e deve essere all’ordine del giorno delle scelte politiche.
Tentativi golpisti e insurrezione rivoluzionaria. Dal rovesciamento del Governo provvisorio allo scioglimento dell’Assemblea Costituente: nascita dello Stato operaio dei Soviet.
Se alcune donne usarono l’esperienza risorgimentale per affermare il loro diritto a una piena cittadinanza, di fatto lo Stato unitario venne a sanzionare la loro subordinazione nella famiglia e nella società.
Riappropriarsi degli strumenti per abbattere il potere e i suoi abusi è oggi, più che mai, un’emergenza.
Le tensioni politico-sociali: dalle ‘Tesi di aprile’ al tentativo di colpo di stato in agosto. Le aspettative tradite dal Governo provvisorio liberal-socialista.
La bandiera rossa, simbolo della libertà, dovrebbe essere onnipresente, tra la gente, nelle strade, a ricordare sempre al padrone che il suo nemico è ovunque e numeroso.
Prima parte. L’avvio del processo rivoluzionario in Russia: dalla guerra all’insubordinazione. Il crollo dello zarismo e la repubblica borghese.
Recensione al recente libro di Raffaele Alberto Ventura, “Teoria della classe disagiata”, uscito per Minimum fax.
Al Max Museo di Chiasso il “Visionario” Oliviero Toscani si racconta con le sue fotografie.
Il Che entra nella storia, si impantana nella melma. Accetta l’aleatorietà totale degli avvenimenti. Ma anche la storia entra in lui. La rivoluzione è una trasformazione bidirezionale: da una parte Cuba, la prima tappa di un orizzonte risolutamente internazionalista; dall’altra l’uomo in costante divenire.
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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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