Esteri

La Russia introduce rapidamente nuove armi altamente tecnologiche e le prova nella guerra di Ucraina. L’Occidente e specie gli Stati Uniti assiste sgomento allo sviluppo dei nuovi sistemi d’arma.

In una conferenza stampa tenuta il 24 gennaio, il ministro degli Esteri vietnamita Bùi Thanh Sơn ha delineato quelle che saranno le sei priorità della diplomazia vietnamita per il nuovo anno.

Con questa breve introduzione proponiamo a tutte le organizzazioni e agli intellettuali impegnati concretamente nella lotta antimperialista in Italia di sviluppare un dibattito all’interno della nostra rivista sul tema dell’attualità della categoria leniniana di imperialismo in questo momento storico.

La contraddizione della società contemporanea sta nel fatto che, proclamando diritti e libertà, produce invece repressioni e vessazioni.

Un comunicato sull'arresto e l'espulsione di Stefania Costantini in Israele

Anche l’India emerge nello scenario internazionale e chiede di sedersi nel Consiglio di sicurezza delle UN.

La visita del presidente filippino in Cina mette a tacere le fake news occidentali circa i dissapori tra i due Paesi, e dimostra come Pechino sia impegnata a costruire solide relazioni di cooperazione con tutta la regione dell’ASEAN.

La crisi di #sovrapproduzione viene affrontata dai paesi #imperialisti cercando di scaricare con la guerra e le speculazioni gli effetti negativi della crisi da loro prodotta su paesi più deboli e ceti sociali subalterni.

Il declino Usa si manifesta nella loro politica aggressiva e nel sempre più ampio investimento nelle armi, che beneficia solo il complesso militare-industriale

La "diplomazia di bambù" ha guidato la politica estera del Vietnam negli ultimi trent’anni, e fino ad ora ha permesso al Paese di intrattenere buone relazioni con tutte le potenze senza entrare in nessuna sfera d’influenza straniera.

Tra il 21 e il 23 dicembre, il presidente vietnamita Nguyễn Xuân Phúc ha effettuato una visita ufficiale in Indonesia, nel corso della quale ha incontrato il suo omologo Joko Widodo.

L’attuale guerra fa tornare alla ribalta antichi disegni come l’Intermarium e l’egemonia della Germania, entrambi assai pericolosi.

In un caso del genere occorrerebbe invece procedere a nuove elezioni, in modo tale da verificare la possibilità di una nuova maggioranza parlamentare consona all’indirizzo politico del Presidente che non gode più dell’appoggio parlamentare.

Nel corso del suo soggiorno europeo, il primo ministro vietnamita ha potuto incontrare alcuni importanti leader politici del nostro continente, come lo spagnolo Pedro Sánchez e l’olandese Mark Rutte.

I recenti drammatici eventi ucraini rappresentano lo scontro fra l’imperialismo USA in declino che vuole imporre con la forza militare – unica sua forza rimasta – il suo dominio incontrastato sul pianeta, e la prospettiva di un nuovo ordine mondiale basato sulla multipolarità, promossa dalle lotte in atto in moltissimi Paesi non allineati e antimperialisti, e sostenuta in primo luogo dalla Cina.

Il presidente vietnamita Nguyễn Xuân Phúc ha visitato la parte meridionale della penisola coreana dal 4 al dicembre, incontrando il suo omologo Yoon Suk-yeol.

Generalmente si sostiene che l’URSS è crollata in modo pacifico e a causa di coloro che detenevano alte cariche nello Stato. È vero?

L'accordo di libero scambio UE-Vietnam, entrato in vigore nel 2020, rappresenta un modello da seguire per l’UE al fine di espandere le proprie relazioni economiche e commerciali nell’intera regione dell’Asia sud-orientale.

Quali sono i volti della democrazia? Come funzionano le democrazie popolari e consultive?

La visita del presidente ugandese Yoweri Museveni è stato solamente l’evento più recente delle storiche relazioni che il Vietnam intrattiene con molti Paesi africani.

Nata nel 1989, l’APEC rappresenta oramai un importante attore economico mondiale, comprendendo un importante numero di Paesi industrializzati e di Paesi emergenti con elevati tassi di crescita.

Con un imponente armamentario di luoghi comuni, di cliché, pregiudizi, frasi fatte e metafore i media sono in grado di controllare le griglie concettuali entro cui l’opinione pubblica colloca le informazioni di cui viene in possesso, manipolando il senso comune.

Riflessioni elaborate in America Latina dai governi progressisti che vanno nella direzione del superamento del sistema capitalistico.

Le visite del cancelliere tedesco Olaf Scholz in Cina e Vietnam potrebbero rappresentare l’inizio di un importante riorientamento della politica estera tedesca, dopo le tensioni che si sono sviluppate tra Berlino e Washington.

Gli eventi degli ultimi tempi hanno dimostrato che, stanti le attuali relazioni internazionali, l’Onu non ha nessuna possibilità di risolvere i numerosi problemi dell’umanità.

Lo scorso 3 novembre, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha condannato il blocco economico contro Cuba per il trentesimo anno consecutivo.

Purtroppo il conflitto nel cuore dell’Europa continua a intensificarsi, lasciando spazio a poche speranze di pace.

Giovandoci dell’incontro con il grande intellettuale e dirigente sociale e politico brasiliano Stedile, riflettiamo sulle recenti elezioni in Brasile e, più in generale, sui compiti e i limiti della sinistra nell’individuare soluzioni praticabile dinanzi a una crisi strutturale del modo di produzione capitalistico, alla quale le classi dominanti borghesi rispondono con l’assalto alle risorse naturali e la diffusione delle politiche economiche di guerra su scala internazionale.

La visita in Cina del segretario generale del Partito Comunista del Vietnam Nguyễn Phú Trọng e il suo incontro con il leader cinese Xi Jinping hanno aperto una nuova fase delle relazioni bilaterali tra i due principali Paesi socialisti del pianeta.

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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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