Approfondimenti teorici (Unigramsci)

Questa sezione del giornale è dedicata alla formazione teorica dei lavoratori e delle classi popolari e curata in collaborazione con le compagne e i compagni del collettivo della Università Popolare Antonio Gramsci (Unigramsci). Questa collaborazione nasce dalla volontà di approfondire i legami con una realtà molto impegnata nella “battaglia delle idee”, per formare una visione del mondo “altra”, diversa da quella delle classi dominanti. Non può esistere, infatti, una prassi rivoluzionaria in assenza di una teoria rivoluzionaria e questa non può che esser ricercata a partire dal pensiero critico di Marx, per sviluppare una visione autonoma del mondo, di classe, consapevoli che se i subalterni non hanno una propria visione necessariamente finiscono con l’adottare quella dominante. Questa collaborazione vorrebbe anche essere un elemento di stimolo per la formazione di quegli intellettuali organici di cui il futuro partito del proletariato avrà grande bisogno. Pertanto, in questa sezione pubblichiamo testi di approfondimento teorico, non necessariamente oggetto dei corsi universitari.

Proseguiamo nella nostra analisi dei concetti fondamentali dei Quaderni del carcere a cominciare dalla società civile e dai principali strumenti funzionali all’egemonia sulla società civile.
Concludiamo l’esposizione dei concetti fondamentali della filosofia hegeliana per offrire ai lettori una cassetta degli attrezzi indispensabile per poter comprendere i lineamenti fondamentali delle grandi opere della maturità che esporremo in seguito.
Il conflitto sociale si riaccende dal basso nel primo dopoguerra e vede la partecipazione organica delle donne che, andando a lavorare fuori casa, si emancipano della schiavitù domestica, ma subiscono l’iper-sfruttamento da parte del padronato.
Il filo conduttore dei poliedrici scritti del carcere gramsciani è la riflessione autocritica sui motivi del fallimento della Rivoluzione in occidente e le tattiche per rilanciarla nel modo più razionale.
Proseguiamo l’esposizione dei concetti fondamentali della filosofia hegeliana per offrire ai lettori una cassetta degli attrezzi indispensabile per poter comprendere i lineamenti fondamentali delle grandi opere della maturità che esporremo in seguito.
Dai movimenti anticoloniali contro L’Impero britannico dopo la prima guerra mondiale, alle profonde trasformazioni politico-sociali del primo dopoguerra in Europa.
La condanna al carcere da parte del fascismo costringe Gramsci a portare avanti la lotta di classe sul piano delle sovrastrutture.
Proseguiamo nell’esposizione dei concetti fondamentali della filosofia hegeliana per offrire ai lettori una cassetta degli attrezzi indispensabile per poter comprendere i lineamenti fondamentali delle grandi opere della maturità che esporremo in seguito.
Lo svilupparsi delle lotte al colonialismo, in Cina, India e Vietnam; dal colonialismo al neocolonialismo; il sionismo.
Riprendiamo, a partire dal Gramsci della maturità, la pubblicazione della versione cartacea delle lezioni sulla filosofia marxista tenute per l’Università popolare A. Gramsci.
Affrontiamo i concetti fondamentali della filosofia di Hegel per avere gli strumenti necessari a comprendere le sue immortali opere filosofiche, liberandoci delle più comuni incomprensioni.
Dal contraddittorio sviluppo dell’Urss nella seconda metà degli anni trenta, al poderoso sviluppo dei movimenti anticoloniali fra le due guerre.
Prima di immergerci nell’analisi delle diverse opere che compongono il sistema hegeliano, affrontiamo alcuni concetti chiave, la cui incomprensione ha prodotto diversi malintesi.
La tragica grandiosità e i necessari limiti storici del primo tentativo di transizione al socialismo in un paese solo, tanto gigantesco quanto arretrato.
Il destino tragico di un atteso liberatore storico e politico che tradisce le aspettative che aveva suscitato demandandole a una liberazione tutta interiore.
Le complesse problematiche della transizione al socialismo in Urss e l’altrettanto complesso modo di affrontarle da parte dei grandi protagonisti del processo rivoluzionario.

I primi scritti di Hegel volti a una rivoluzione della visione mitologico-religiosa del mondo propedeutica a una Rivoluzione politica e sociale.

Morto Lenin viene rapidamente meno con il centralismo democratico l’unità del partito della rivoluzione.
Dalla nuova politica economica al degenerare della lotta all’interno del PC dell’Urss.
L’incremento della robotica conduce al deperimento della legge del valore, entrando, così, in contraddizione con il fine capitalistico di estrarre plusvalore dalla produzione di merci.
La concezione gramsciana dell’ideologia e il compito della scienza.
Dall’aggressione delle potenze imperialiste alla guerra civile, dalla vittoria dei Rossi ai motivi della sconfitta in Polonia, dall’Opposizione operaia alla NEP.
Nonostante l’introduzione dei robot e la crescente automazione, l’elemento attivo nella produzione sociale di valori d’uso rimane il lavoro umano, i robot industriali non sono mai completamente autonomi dall’uomo.
Di seguito i temi del secondo incontro del corso Breve storia della riflessione sulla religione che si terranno all’Università popolare Antonio Gramsci.
Vi sono tante ragioni per le quali vale la pena riflettere sulla religione, inquadrandola nella più ampia categoria di ideologia. Ne saranno indicate alcune alla base dei quattro incontri del corso Breve storia della riflessione sulla religione, tenuti all’Università popolare Antonio Gramsci. Di seguito i temi della prima lezione.
La contraddittoria costruzione dello Stato rivoluzionario nelle drammatiche condizioni dello stato d’assedio imposto dalle potenze imperialiste e dalle forze controrivoluzionarie.
Marx riprende e sviluppa la teoria del valore-lavoro di Ricardo considerando la duplice natura concreta e astratta del lavoro.
Le grandi rivoluzioni russe del 1917: dalla rivoluzione democratica alla rivoluzione socialista.
Il tradimento delle promesse della rivoluzione del 1905, i falliti tentativi di autoriforma e la Grande guerra portano al collasso dell’autocrazia zarista.
L’uomo è l’unico elemento attivo nel processo lavorativo, mentre le macchine e gli animali non sono che delle "protesi" adoperate dall’uomo.
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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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