Il fatto che la terra sia già spartita costringe, quando è in corso una nuova spartizione, ad allungare le mani sui paesi di qualsiasi genere, e, in secondo luogo, per l’imperialismo è caratteristica la gara di alcune grandi potenze in lotta per l’egemonia, cioè per la conquista di terre, diretta non tanto al proprio beneficio quanto a indebolire l’avversario e a minare la sua egemonia.

Gramsci, pur ponendo in rilievo il portato storico del concetto astratto di eguaglianza fra gli uomini, accentua la differenza fra eguaglianza formale e concreta, mostrando come sia impossibile realizzare quest’ultima senza “spezzare” un sistema fondato sulla separazione fra mezzi di produzione, in mano a una minoranza, e forza-lavoro quale unica proprietà della maggioranza.

Venerdì, 04 Agosto 2023 10:44

La logica del meno peggio

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Dinanzi alla svendita di tutti gli ideali da parte chi, nell’immaginario comune, li dovrebbe rappresentare, l’unica efficace alternativa al non voto, rischia di apparire il voto di scambio, in nome di interessi corporativi. Su questo piano nessuno appare tanto credibile e competitivo quanto la destra radicale.

La deriva urbanistico-sociale delle città d'arte, devastate dal marketing del turismo, che vedono spopolarsi i centri storici, trasformati in musei, e sfigurarsi gli apparati commerciali. In assenza di politiche economiche che creino lavori alternativi saremo destinati a diventare camerieri dei ricchi di mezzo mondo a casa nostra.

Venerdì, 28 Luglio 2023 18:23

Capitalismo di Stato e socialismo

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Quando la rivoluzione socialista ha successo solo in paesi in cui non è possibile sviluppare subito una società socialista diviene necessaria una transizione attraverso il capitalismo di Stato. D’altra parte non si può fare di necessità virtù e scambiare questa tragica necessità storica con il socialismo del XXI secolo.

Alla luce dell’andamento della guerra in Ucraina non c’è alternativa alla soluzione diplomatica che sancirà la fine del predominio degli Stati Uniti e dei suoi alleati nel mondo. Questo viene ben espresso nell’ultimo editoriale di “Marx21”, che fa un importante richiamo all’unità di tutte le forze che desiderano la fine della guerra.

La lotta dei lavoratori dei servizi museali in appalto a Volterra. La gara per il rinnovo dell'appalto prevede tagli ai servizi e clausole che si ritorceranno contro i diritti dei lavoratori. Le esternalizzazioni dei servizi pubblici sono uno strumento per abbattere le condizioni retributive, contrattuali e previdenziali della forza-lavoro imponendo ai lavoratori diritti di serie B.

Il risultato delle elezioni spagnole costituisce una battuta d’arresto dell’estrema destra e conferma la possibilità di una ripresa elettorale della sinistra se si connette con i bisogni e le lotte popolari. Rimane il nodo dell’impronta filoatlantista del governo Sanchez, partecipato dalle sinistre, che deve farci riflettere.

Perché il salario minimo non diventi il paravento per lasciare inalterate le dinamiche contrattuali e salariali.

La metamorfosi dell’attività lavorativa – che produce il valore di scambio – in lavoro salariato e, dunque, in capitale è una necessità immanente del sistema in cui l’apparente uguaglianza e libertà della sfera della circolazione ha il suo fondamento reale nella disuguaglianza e negazione della libertà della sfera produttiva.

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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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