Dall’Ucraina al Medio Oriente, la distanza tra narrativa e realtà si fa sempre più evidente. Mentre l’Occidente rincorre illusioni, sul campo emergono nuove verità. 

Venerdì, 23 Maggio 2025 17:42

Non era una trattativa!

Si continua ad oscurare in Occidente il fallimento degli accordi di Minsk e le motivazioni del conflitto tra Ucraina e Russia. Le trattative di Istanbul sono su un binario morto, non prendendo in considerazione la questione territoriale, per l’ostilità di Zelensky, e gli altri punti per una pace.

Estremismo di sinistra e opportunismo di destra, avventurismo e battaglia per l’egemonia. Analizziamo queste categorie.

Il trionfo laburista alle elezioni federali australiane del 3 maggio, contrapposto a una coalizione di destra allo sbaraglio, inaugura un secondo mandato di Albanese segnato da politiche liberiste, sostegno all’egemonia USA e repressione sindacale, come denunciato dal Partito Comunista.

Mobilitazione della società civile e delle associazioni per impedire l’abbattimento di un bosco urbano già presente dal 1995 nelle carte in possesso del Comune di Roma.

Dall’Ucraina al Medio Oriente fino al Kashmir, si delinea un equilibrio instabile destinato a durare.

Dalla crisi del modello estrattivo statunitense al nuovo ordine energetico globale: come petrolio, gas e minerali critici stanno ridisegnando alleanze e rivalità tra potenze. Un'analisi approfondita delle dinamiche in atto e degli scenari possibili.

Guerra nelle guerre, quella della dis-informazione, della propaganda e della creazione di un immaginario bellico di massa rappresenta oggi più di sempre un momento essenziale del confronto politico tra gli stati e lo strumento collaudato della manipolazione sistematica dell’opinione pubblica. Recensione al libro di Sara Reginella, Edizioni Dedalo, 2025.

Le elezioni locali del 1° maggio hanno segnato una netta vittoria di Reform UK e una grave sconfitta per il Labour del Primo Ministro Starmer. È urgente costruire una nuova sinistra radicale britannica come risposta credibile.

Il tradimento di Sadat e la regia americana di Kissinger, attraverso il testo di V.M. Vinogradov, Египет: от Насера к Октябрьской войне. Из архива посла

Pagina 3 di 447

La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

Newsletter

Iscrivi alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato sulle notizie.

Contattaci: