Roma. Mercoledì mattina, alle ore 10, presso la direzione AMA
L’analisi dei fatti antecedenti la mobilitazione di Napoli contro Salvini da parte di chi c’era, fuori dalla narrazione ufficiale e faziosa fornita dai media borghesi.
Sabato, 18 Marzo 2017 18:53

24 marzo 1976: per non dimenticare

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La dittatura militare argentina nelle parole di Giuseppina Fiore, madre de Plaza de Mayo, intervistata per noi da Parsifal Reparato.
Sabato, 18 Marzo 2017 18:48

Lo spettro del governo tecnico

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Di fronte al fallimento del populismo renziano i poteri forti spingono per un governo tecnico, necessario per consentire al paese di essere fra gli stati guida in un’Europa a due velocità.
A dieci anni dalla sua nascita, il PD riparte da Marchionne anche se cita Gramsci, che la sinistra dovrebbe davvero recuperare per svolgere un ruolo di classe, autonomo ed egemonico.
Un incontro con lo scrittore cileno, la sua vita di uomo, di rivoluzionario e letterato spesa per la causa della liberazione dagli oppressori e dal sistema capitalistico.
La Lega Nord, compiuta la sua svolta nazionalista, vuole avanzare in tutto il paese sotto la copertura della tolleranza liberal. La risposta è nella lotta anti-fascista unitaria a livello nazionale.
È ragionevolmente auspicabile la costruzione di una Costituente Comunista al fine di conseguire l'obiettivo della ricomposizione dei comunisti in un unico partito?
Sabato, 18 Marzo 2017 18:14

Intervista a Giuseppina Fiore

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Giuseppina Fiore è una delle madri di Plaza de Mayo di Buenos Aires.
Il prezzo insostenibile del revisionismo. Considerazioni sulle questioni sollevate dal saggio “Strategie antisocialiste nell’epoca della contrapposizione dei sistemi" (ACME Gallarate, 2009).

La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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