Visualizza articoli per tag: cristianesimo
Religione popolare vs cristianesimo
Hegel potrà passare a un’autonoma e originale riflessione speculativa solo nel corso del lavoro da storico pensante, dopo aver sviluppato fino alle estreme conseguenze i postulati della filosofia kantiana e averne colto l’inadeguatezza a dar conto in maniera conseguente del piano storico-fenomenologico.
Hegel, Kant e la religione popolare
Si è supposto di poter risalire, con gli strumenti messi a disposizione dalla filologia, a una presunta oggettività testuale, tradita dagli interventi dei primi editori o curatori e in grado di rimettere completamente in discussione principi ermeneutici consolidati lungo oltre un secolo di studi hegeliani.
Hegel a Tubinga
La riflessione kantiana è interpretata da Hegel, Hölderlin e Schelling, come avente in sé il fondamento di ogni possibile sviluppo della filosofia e più in generale della rivoluzione spirituale dell’epoca, al cui pieno dispiegamento si trattava di contribuire.
Hegel a Tubinga (1788-93)
Hegel, Schelling e Hölderlin concorderanno soprattutto nella critica della cultura loro impartita, ovvero della scarsa comprensione dimostrata dal corpo docente per le novità politico-culturali che, proprio allora, stavano sconvolgendo la Germania e, più in generale, l’Europa occidentale.
Razzismo e capitalismo crepuscolare
Hegel: gli scritti teologico-politici giovanili
I primi scritti di Hegel volti a una rivoluzione della visione mitologico-religiosa del mondo propedeutica a una Rivoluzione politica e sociale.
Un bel tacer non fu mai scritto
Ateismo nel cristianesimo
In "Ateismo nel cristianesimo" Bloch cerca di mostrare come la religione non possa essere considerata soltanto come oppio dei popoli.
Marx e il bisogno di religione
Riflessioni sul risorgere del bisogno di religione nel mondo moderno, liberal-democratico, a partire da Marx.