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Lukács e il concetto di alienazione nella Fenomenologia dello spirito
Nel presente articolo non ci attarderemo a illustrare l’analisi lukacciana delle singole Figure della Fenomenologia, né ci soffermeremo sulla sua interpretazione dell’architettura complessiva dell’opera; intendiamo piuttosto occuparci dell'alienazione, ritenuto da Lukács il concetto filosofico centrale del capolavoro di Hegel.
Lukács, Hegel e l’economia politica
Come mostra Lukács, nei classici dell’economia politica le categorie economiche non travalicano l’ambito della società civile e dell’agire produttivo; ma in Hegel, che parte dai loro risultati, esse acquistano un significato ben più ampio e un valore euristico che investe la concezione generale della storia e del suo mutamento.
Lukács, economia e filosofia
Hegel è pervenuto, secondo Lukács, alla corretta formulazione del problema per avere egli messo in rapporto il processo teleologico con l’attività lavorativa e per avere concepito lo strumento di lavoro come termine medio di congiunzione tra il progetto teleologico posto dal soggetto e la causalità propria della natura.
Lukács, Hegel e l’economia politica
Secondo Lukács l’incontro con l’economia politica ha esercitato su Hegel un effetto talmente decisivo che le categorie e i fenomeni economici – oggetto di studio approfondito e di confronto con la realtà della società capitalistica – stanno a fondamento delle categorie dialettiche.
Lukács e il concetto di positività nel giovane Hegel
La generalizzazione concettuale non implica affatto necessariamente – come ritiene la logica formale – un impoverimento sempre maggiore di contenuti, in quanto la vera generalizzazione filosofica è – per la ricchezza delle determinazioni tolte in essa – tanto più ricca e più concreta, quanto più alto è il grado di universalità in cui si trova.
Lukács e il giovane Hegel
I motivi e i contenuti della “svolta” di Francoforte nell’evoluzione del pensiero di Hegel si possono riassumere nella maggiore aderenza ai fattori storici, recepiti nella loro processualità contraddittoria, donde la sua intenzione di conciliarli ricorrendo a categorie quali la vita, l’amore, il destino, le quali, anche se intrise di misticismo, segnano per Lukács una tappa significativa per l’acquisizione del metodo dialettico.
Dal teatro epico al teatro dialettico
Come era possibile, si domandava l’ultimo Brecht, sottomettersi all’esigenza di una trattazione epica imposta dai nuovi contenuti conservando, però, le caratteristiche fondamentali attribuite dalla tradizione al genere drammatico, ovvero la sua capacità di sintetizzare e di dare rappresentazione sensibile a quei contrasti ideali che caratterizzano e vivificano le relazioni interumane?
Metodo e sistema nel giovane Hegel
Nel contesto delle opere di Francoforte l’oscillazione di Hegel tra la consapevolezza delle opposizioni insite nella realtà e l’impulso a conciliarle idealisticamente rappresenta per Lukács la prima manifestazione del contrasto tra metodo e sistema.
Dialettica dell’irrazionalismo
Recensione di classe al libro di Enzo Traverso: Dialettica dell’irrazionalismo. Lukács tra nazismo e stalinismo, pubblicato da Ombre corte nel 2022 con in appendice il saggio di Lukács Grand Hotel “Abisso” del 1933.
Logica e storia nel giovane Hegel di Lukács
Hegel abbraccerebbe il punto di vista ideologico della borghesia rivoluzionaria che identificava il proprio interesse di classe con quello generale della società, ma ciò che per Lukács appare degno di nota è che la dialettica universale-particolare nasce proprio dal confronto con i temi storici di scottante attualità politica.