Esteri

Le elezioni legislative dell’8 settembre in Norvegia hanno confermato il Partito Laburista alla guida del governo, seppur in condizioni di minoranza. Al tempo stesso, il partito di sinistra Rødt consolida la propria presenza parlamentare, portando avanti una linea critica verso il neoliberismo e una ferma condanna di Israele.

Con l'economista, sociologo e ricercatore dell'Istat cerchiamo di comprendere i motivi del massiccio riarmo tedesco e le dinamiche geopolitiche che innesca. Videointervista a cura di Renato Caputo per "La città futura".

Nella videointervista al giornalista italo palestinese cerchiamo di comprendere le dinamiche della pulizia etnica di contro all'eroica resistenza dei palestinesi e alla mobilitazione che si sta sviluppando a livello internazionale.

In un momento di forti tensioni regionali e di difficoltà economiche interne, il Partito Tagammu propone una lettura della politica che unisce difesa dello Stato, lotta ai monopoli e solidarietà alla causa palestinese — puntando su un’opposizione che si dichiara «parte» dell’apparato nazionale.

Con l'insegnante e ricercatrice dell'Università di Lille e militanti del Nuovo Partito Anticapitalista cerchiamo di comprendere le dinamiche della crisi politico-economica francese e le risposte dei movimenti sociali, dei partiti politici e del sindacato. Videointervista a cura di Renato Caputo per "La città futura".

Il conflitto a Gaza rappresenta un caso emblematico di guerra urbana e sotterranea del XXI secolo. Hamas utilizza la rete di tunnel (oltre 500 km) come moltiplicatore di forza, trasformando l’alta densità abitativa e le macerie in vantaggi difensivi. L’IDF, pur dotato di superiorità tecnologica e mezzi corazzati, si trova a combattere in un ambiente che annulla parte dei suoi vantaggi, con riservisti poco motivati e alti rischi psicologici. La guerra si sviluppa in cicli di attacchi, imboscate e bombardamenti, con pesanti perdite civili e militari

Alle soglie del voto di fiducia dell’8 settembre, la Francia si trova di fronte a una tempesta politica. La sinistra interpreta la sconfitta di Bayrou come conferma del vuoto di legittimità del governo, promuovendo una procedura di destituzione per Macron

Videointervista al. prof. Marcos Del Roio.

Ultime notizie sul genocidio e l'eroica resistenza palestinese videointervista a Samir Al Qaryouti

Come smentire le più recenti diffamazioni del Venezuela videointervista a Geraldina Colotti

Lo scontro fra Trump e Lula nel conflitto fra Usa e Brics+ videointervista al prof. Marcos del Rojo

La drammatica sconfitta elettorale della compagine socialista dopo 20 anni di governo rappresenta una lezione storica sulla pericolosità delle divisioni interne nel campo progressista

Si è avviata una nuova fase del conflitto tra Ucraina e Russia con incontri bilaterali ad Anchorage in Alaska ed a Washington alla Casa Bianca, ma sul percorso per arrivare ad un accordo definitivo di pace ci sono ancora molti i nodi da sciogliere.

L'intima relazione fra imperialismo e fascismo: videointervista ad Alessandra Ciattini

L’80° anniversario della vittoria contro l’aggressione giapponese ci invita a ricordare il contributo decisivo della Cina alla sconfitta del fascismo in Asia. È tempo di rimettere al centro la memoria storica, valorizzare i sacrifici popolari e riconoscere il ruolo strategico della resistenza cinese.

Gli attuali conflitti internazionali in una prospettiva marxista videointervista a Maurizio Brignoli

Alle elezioni dell’8 settembre, Rødt si presenta come l’unica forza marxista presente in parlamento, con un programma coraggioso in tema di lavoro, energia e ambiente. Tuttavia, il suo sostegno al regime nazibanderista ucraino mina l’integrità della sua linea in materia di politica estera.

Mentre la Bolivia celebra i 200 anni di indipendenza, le elezioni generali del 17 agosto rappresentano un bivio storico. La sinistra deve superare le divisioni interne e respingere gli attacchi dell’estrema destra interna ed esterna, incarnati dal discorso della golpista peruviana Dina Boluarte.

Il conflitto tra Ucraina e Russia è in corso e continuerà anche durante gli incontri delle delegazioni che ignorano vicendevolmente le condizioni dei rispettivi mandati, gli ostacoli reali per arrivare ad un cessate il fuoco e ad una pace condivisa.

Con la storica battuta d’arresto della coalizione di governo guidata da Shigeru Ishiba, le elezioni dello scorso 20 luglio segnano l’inizio di una stagione politica in cui le forze popolari possono finalmente aspirare a costruire un’alternativa progressista e pacifista, nonostante la flessione del Partito Comunista

La cooperazione russo-iraniana sugli UAV ha rivoluzionato la guerra contemporanea, garantendo a Mosca un vantaggio strategico grazie a droni economici e massicciamente prodotti. Gli Stati Uniti e la NATO, pur con superiorità tecnologica, soffrono ritardi nella produzione industriale e difficoltà nel contrastare sciami di UAV. Nel prossimo decennio, Cina e India potrebbero unirsi a questa dinamica, rafforzando l’asimmetria globale nel settore.

Con le elezioni per rinnovare 124 seggi della Camera dei Consiglieri, fissate per domenica 20 luglio, il Partito Comunista Giapponese lancia un appello al cambiamento radicale. Il suo programma sociale e pacifista contrasta con il corso militarista e liberista del governo Ishiba.

La Russia ha riconosciuto formalmente il regime dei Talebano ed è stata molto criticata dalle organizzazioni e associazioni umanitarie. La repressione contro le donne in Afghanistan può finire soltanto con azioni risolute dell’ONU. 

L’“eroico” esercito, i bambini pericolosi e gli opinionisti che tutto giustificano.

Al XIX Congresso del Partito Comunista della Federazione Russa si è delineata una strategia chiara per contrastare la crisi globale del capitalismo e rilanciare il percorso socialista basato sulla solidarietà dei popoli e sulla centralità del lavoro.

Con 60,31 % dei consensi alle primarie del centrosinistra, Jeannette Jara diventa la prima candidata comunista sostenuta dal fronte progressista cileno. Un trionfo che offre al PCCh nuove prospettive di governo, ma lo espone anche a sfide interne e alla minaccia della destra.

L’articolo presenta una sguardo sull’Iran, all’attenzione dell’Occidente solo per il suo programma nucleare. Sono riportate le istituzioni, l’economia e la religione al fine di comprendere meglio alcuni aspetti del Paese, necessari a spiegare le motivazioni del conflitto dei “dodici giorni”.

Italia e Israele da tempo perseguono politiche militari convergenti e concomitanti, e nulla vieta che tali convergenze si siano concretamente manifestate durante l’attacco israeliano all’Iran.

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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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