MILANO.  Dedicato alle donne in politica e alla politica delle donne, si è svolto sabato  30 novembre 2019 nello Spazio da Vivere della Casa delle Donne di Milano il primo di due convegni organizzati dal  Gruppo Networking Internazionale della Casa delle Donne (cofinanziati da  Fondazione Cariplo), sulle pratiche  innovative di governo delle città in ottica femminista: relatrici invitate  alcune amministratrici locali europee, giovani donne espressione dei movimenti  della società che oggi siedono nelle giunte di governo municipali come quelle  di alcune “città ribelli” dello Stato Spagnolo - Cadice e Barcellona - e di una  grande città metropolitana come Milano e di una “periferica” e fuori  dall’Unione Europea, Bellinzona, in Canton Ticino svizzero.
  
  Introducendo il convegno, Cecè Damiani, Nadia De Mond e Carla Bottazzi del  Gruppo Internazionale hanno tratteggiato lo scenario socio-politico dell’ultimo  decennio, in cui la politica e le istituzioni si sono dimostrate impotenti  nell’affrontare le dinamiche epocali in atto e la conseguente domanda di  equilibrio, uguaglianza, sostenibilità indispensabile per un vero sviluppo  delle società: una crisi multisistemica in cui è riemerso, dopo vari decenni di  riflusso e carsismo del femminismo, a tutte le latitudini geografiche e  sociali, il protagonismo autentico di un nuovo movimento femminista che sta scuotendo il mondo e riempiendo le piazze anche in Europa.
  
  Il movimento delle donne oggi non tollera più la violenza strutturale che  attraversa anche le società contemporanee del nuovo millennio, e che continua a  imporre divisioni ed esclusioni secondo vari assi di oppressione e categorie  quali classe, razza, genere e orientamento sessuale, un intreccio micidiale ai  danni delle più vulnerabili.
  
  Le giovani generazioni mostrano diffidenza verso il teatrino della politica e  tutto ciò che avviene nei Palazzi, oggi peraltro sempre più occupati da una  destra feroce, classista, omofoba e pretestuosamente “religiosa”. Una destra  globalizzata che fa perno su potentati, cospicui capitali e reti internazionali  sedicenti a sostegno della “famiglia tradizionale”, una destra che gioca sulla  paura e su un concetto pessimistico del futuro per difendere i soliti privilegi  e l’establishment socio-politico ai danni di poveri, donne, migranti economici,  lavoratori precarizzati e invisibilizzati o soggettività alternative e  minoritarie all’interno delle società.
  
  È un neo-femminismo che riemerge  denunciando le molte facce della violenza maschile nelle società del nuovo  millennio come strutturale e funzionale alla fase contemporanea del Capitalismo  che sta forgiando società escludenti, violente, xenofobe e razziste. Le  femministe più giovani e le millennials ripartono da sé, dai loro desideri, vissuti di vita, dallo studio e  dall’Università, lavoro e non lavoro, dalle loro sessualità dissidenti, dalla  pratica dei social media, dall’attivismo nei Movimenti e dai flash mob nelle piazze, e in questi  ultimi anni stanno reinventando e sperimentando pratiche di formazione,  partecipazione collettiva, sciopero globale e sostegno internazionalista,  piattaforme e piani con obiettivi intersezionali per provare ad occuparsi del  mondo a partire dalle donne e dai loro bisogni.
  
  Con la  consapevolezza della posta in gioco - innanzitutto per le donne, ma non solo -  di fronte alla rinnovata aggressività di un patriarcato rinato in versione neo-capitalista, identitaria,  normativa e populista, anche in Europa alcune donne giovani, espressione di  tanti movimenti sociali di base (per i diritti alla casa a un reddito di dignità  e autodeterminazione, allo studio, all’ambiente etc) hanno accettato di provare  a sbarrare il campo alle destre e mettersi in gioco nelle elezioni politiche a  livello locale in tante città e stanno provando a portare il cambiamento  auspicato nel governo delle loro municipalità.
  
  Le domande rivolte alle neo-amministratrici ospiti nella sessione mattutina del  convegno, sono state declinate in stile femminista molto “anni Settanta” per  cui “Il Privato è Politico”, e hanno riguardato le aspettative, le nuove  pratiche inaugurate e le strategie per perseguire un reale cambiamento: temi  intorno a cui si è articolata la tavola rotonda pomeridiana che ha registrato  vari interventi di generazioni storiche del femminismo milanese e italiano fra  cui quelli di Paola Melchiori, Anita  Sonego, Lea Melandri, Cinzia Tosi, Rita Cassisi, Parisina Dettoni, Carla  Bottazzi, accanto a interventi sviluppati da presenze giovani del nuovo  femminismo e dei collettivi spontanei, come Emanuela Bonini del collettivo Queer  Ambrosia e alcune attiviste di Non  Una di Meno Italia e delle compagne svizzere di Io l’8 ogni giorno.
Sul quesito se l’ingresso nelle istituzioni di donne esponenti di movimenti di base e femministi stia determinando o quantomeno innescando un reale cambiamento negli assetti di potere tale da realizzare alcuni punti dei programmi espressi dai movimenti che hanno sostenuto la loro elezione, hanno provato generosamente a rispondere Eva Alfama – assessora al Femminismo e LGBTQI+ della giunta di Barcellona in Catalogna guidata dalla ormai famosa sindaca e attivista sociale Ada Colau – insieme a Lorena Garrón assistente Assessorato al Femminismo e LGBTI di Cadice in Andalusia.
Continua sul prossimo numero de La Città Futura
 
			 
													 
			 		 
		   
 
                                                                     
                                                                     
                                                                     
                                                                     
                                                                     
                                                                     
                                                                     
                                                                     
                                                                     
                                                                     
                                                                     
                                                                     
                                                                     
                                                                     
                                                                     
                                                                     
                                                                     
                                                                     
                                                                     
                                                                     
                         
                                                                 
                        