Interni

Per quanto forte sia l’egemonia dell’ideologia dominante appare sempre più evidente che il “libero” mondo occidentale sia retto dalla dittatura, per quanto “democratica”, della grande borghesia

Lo stato borghese si abbatte, non si cambia. Conferenza sull’Unione europea

L’esplosività dello sciopero della scuola contro l’autonomia differenziata sembra scongiurata, ma il governo giallo-verde dovrà prendere impegni concreti con i sindacati.
Nella scuola continua la mobilitazione contro la regionalizzazione e malgrado le resistenze lo sciopero viene confermato.
Grande mobilitazione delle femministe d’ogni età per contestare il ddl Pillon.
Una grande mobilitazione internazionale su un problema sostanziale che ha per protagoniste le giovani generazioni e che rischia, per il suo interclassismo, di essere strumentalizzata dall’ideologia dominante.
Il Prefetto di Prato aveva autorizzato una manifestazione fascista, ma la risposta degli antifascisti è stata puntuale. Il fascismo è uno strumento del capitale per salvaguardare il proprio dominio.
Capitalismo e dottrina sociale della Chiesa cattolica vanno d’accordo, nonostante questa agiti il tema della disuguaglianza e della povertà.
Il Pci raccoglie le firme per presentarsi alle elezioni del Parlamento europeo.
Come mai diversi lavoratori sinceri democratici sono andati a votare in buona fede alle primarie del Pd per Zingaretti?
La condanna per pedofilia del cardinale George Pell, numero tre della gerarchia vaticana, non è un caso isolato, ma conferma il paradosso enunciato da F. Martel per cui la chiesa è una “delle più grandi comunità omosessuali al mondo” “è allo stesso tempo un’istituzione omofoba”.

Con la privatizzazione delle terre e l’impianto dell’industria casearia il pastore è stato esposto ad una condizione di perenne precarietà che lo contrappone ciclicamente ai proprietari terrieri ed agli industriali.

La lotta economica per riconoscere salari e diritti non può essere vinta senza una dimensione politica che rimetta strategicamente al centro la trasformazione sociale.
Con le riforme costituzionali ed il via libera all’autonomia regionale differenziata il governo cala la maschera. Ne parliamo con Angelo Ruggeri.
La regionalizzazione, oltre ad accentuare le differenze esistenti tra le diverse aree del territorio nazionale, agisce anche come fattore di esasperazione delle divaricazioni sociali e di privatizzazione.

Cinque domande per conoscere più da vicino la lotta degli assistenti educativi culturali.  Ne parliamo con alcuni lavoratori del comitato autorganizzato e in particolare con una lavoratrice, A.C.

La Sardegna nel cinquantennale di Pratobello, analizzata nel corso dell'Assemblea Generale di A Foras, tra nuove caserme, retorica dell'arruolamento e produzione bellica.
Top ten delle problematiche prioritarie che l’anno passato ci lascia in eredità per risolvere le quali dovrebbe organizzarsi e battersi chi intende contribuire all’emancipazione del genere umano.
Top ten delle problematiche prioritarie che l’anno passato ci lascia in eredità per risolvere le quali dovrebbe organizzarsi e battersi chi intende contribuire all’emancipazione del genere umano (parte prima).
In AMC vige un sistema in cui al diritto si sostituisce il privilegio: un metodo che tiene a galla l’azienda ma che è inaccettabile e pericoloso.
Solo partendo dall’unità fra le forze sinceramente antimperialiste diverrà possibile trovare un compromesso con le forze che mirano alla riformabilità dell’Ue, ma hanno come piano B la rottura anche unilaterale con essa.
De Magistris lancia la sua sfida per le europee con l’intento di riformare l’Unione Europea.
Il decreto sicurezza, col pretesto dei migranti, vuole colpire i diritti sociali. Ma Cgil, Pd e parte dell’associazionismo lo ignorano.
I poteri forti caldeggiano un governo tecnico o un governo Salvini, minacciando uno scenario greco, mentre la sinistra rischia di imbarcarsi in un progetto populista.
La separazione tra la gestione della rete e la gestione del servizio apre il mercato ferroviario alle imprese private ed estere.

Roberto Villani si candida al CN di PaP nella speranza di dare un contributo alla riaffermazione di Potere al Popolo come costituente dei comunisti e degli anticapitalisti ovunque collocati.

È stata uccisa una persona, che ha avuto una vita, che era in viaggio, un migrante, nel silenzio più assordante e indifferenza di ogni mezzo mediatico.
Il progetto politico mantiene la sua validità ma rimane il rischio di perdere, per l’ennesima (forse l’ultima?) volta, una grande occasione.

La propaganda politica reazionaria in veste rivoluzionaria avvelena i pozzi.

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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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