Il boia della democrazia? La "grande" democrazia del MO
Giuseppe AragnoOsservatorio sul mondo che cambia: la follia europea verso il disastro nucleare
di RedazioneMentre la Russia avanza in Ucraina e Israele infiamma il Medio Oriente, l’Europa segue una strategia cieca che ci spinge verso il baratro.
Durante la presentazione del libro di Fabio Mini si è fatta una descrizione interessante della NATO. L’autore pensa che la NATO sia riformabile, tornando alle regole del Trattato istitutivo. Nessuna riforma della NATO è possibile, perché rilancia soltanto conflitti bellici contro potenziali nemici inesistenti, come la Russia.
Russia: un Congresso di rinnovamento e lotta per il socialismo
Giulio ChinappiAl XIX Congresso del Partito Comunista della Federazione Russa si è delineata una strategia chiara per contrastare la crisi globale del capitalismo e rilanciare il percorso socialista basato sulla solidarietà dei popoli e sulla centralità del lavoro.
Un breve profilo storica dei Curdi siriani durante la guerra civile siriana. Considerazioni sul futuro di un possibile stato curdo.
Ricostruzione in tempo di guerra: paradossi, illusioni e logiche imperialiste, quando a spartirsi l’Ucraina sono gli stessi che fingono di salvarla.
Osservatorio sul mondo che cambia: Gaza, Ucraina, clima. La guerra che consuma il futuro
di RedazioneDai bombardamenti su Gaza alla lenta avanzata russa in Ucraina, passando per il riarmo globale che sottrae risorse al clima e alla pace: una crisi multipla che logora il presente e ipoteca il domani.
Modello spagnolo: una contraddizione utile contro la guerra
di Francesco CoriMentre l’UE firma il riarmo al 5% del PIL entro il 2035, il governo Sánchez si muove tra pressioni popolari, contraddizioni interne e una parziale resistenza al consenso bellicista. Un’anomalia che parla anche a noi.
La storica vittoria della comunista Jeannette Jara alle primarie del centro‑sinistra cileno
Giulio ChinappiCon 60,31 % dei consensi alle primarie del centrosinistra, Jeannette Jara diventa la prima candidata comunista sostenuta dal fronte progressista cileno. Un trionfo che offre al PCCh nuove prospettive di governo, ma lo espone anche a sfide interne e alla minaccia della destra.
L’articolo presenta una sguardo sull’Iran, all’attenzione dell’Occidente solo per il suo programma nucleare. Sono riportate le istituzioni, l’economia e la religione al fine di comprendere meglio alcuni aspetti del Paese, necessari a spiegare le motivazioni del conflitto dei “dodici giorni”.
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Osservatorio sul mondo che cambia: Israele vs Iran, davvero finita la guerra dei 12 giorni?
di RedazioneNella nuova puntata dell’Osservatorio sul mondo che cambia, il professor Orazio Di Mauro analizza l’attacco israeliano all’Iran e i complessi sviluppi che ne sono seguiti.
La vicenda sterminista che si consuma nella Striscia di Gaza va oltre il dato contingente di un conflitto regionale e investe pesantemente i destini collettivi.
Scandirne e documentarne rigorosamente tempi, pratiche e modalità di attuazione serve a comprendere le linee d’evoluzione e gli orizzonti dell’immediato futuro.
Il coinvolgimento italiano nell’attacco israeliano all’Iran
Orazio Di MauroItalia e Israele da tempo perseguono politiche militari convergenti e concomitanti, e nulla vieta che tali convergenze si siano concretamente manifestate durante l’attacco israeliano all’Iran.
Israele ha aggredito l’Iran, provocandone la risposta militare, con l’obiettivo dichiarato di distruggere il suo programma nucleare. Netanyahu ha anche dichiarato esplicitamente la volontà di un cambio di regime, con l’uccisione di Khamenei.