L’“eroico” esercito, i bambini pericolosi e gli opinionisti che tutto giustificano.

Mentre la Russia avanza in Ucraina e Israele infiamma il Medio Oriente, l’Europa segue una strategia cieca che ci spinge verso il baratro.

Durante la presentazione del libro di Fabio Mini si è fatta una descrizione interessante della NATO. L’autore pensa che la NATO sia riformabile, tornando alle regole del Trattato istitutivo. Nessuna riforma della NATO è possibile, perché rilancia soltanto conflitti bellici contro potenziali nemici inesistenti, come la Russia.

Al XIX Congresso del Partito Comunista della Federazione Russa si è delineata una strategia chiara per contrastare la crisi globale del capitalismo e rilanciare il percorso socialista basato sulla solidarietà dei popoli e sulla centralità del lavoro.

Un breve profilo storica dei Curdi siriani durante la guerra civile siriana. Considerazioni sul futuro di un possibile stato curdo.

Venerdì, 11 Luglio 2025 18:21

Conferenza degli scemi

Ricostruzione in tempo di guerra: paradossi, illusioni e logiche imperialiste, quando a spartirsi l’Ucraina sono gli stessi che fingono di salvarla.

Dai bombardamenti su Gaza alla lenta avanzata russa in Ucraina, passando per il riarmo globale che sottrae risorse al clima e alla pace: una crisi multipla che logora il presente e ipoteca il domani.

Mentre l’UE firma il riarmo al 5% del PIL entro il 2035, il governo Sánchez si muove tra pressioni popolari, contraddizioni interne e una parziale resistenza al consenso bellicista. Un’anomalia che parla anche a noi.

Con 60,31 % dei consensi alle primarie del centrosinistra, Jeannette Jara diventa la prima candidata comunista sostenuta dal fronte progressista cileno. Un trionfo che offre al PCCh nuove prospettive di governo, ma lo espone anche a sfide interne e alla minaccia della destra.

Venerdì, 04 Luglio 2025 18:18

Iran: non sei sola!

L’articolo presenta una sguardo sull’Iran, all’attenzione dell’Occidente solo per il suo programma nucleare. Sono riportate le istituzioni, l’economia e la religione al fine di comprendere meglio alcuni aspetti del Paese, necessari a spiegare le motivazioni del conflitto dei “dodici giorni”.

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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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