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Dopo la crisi di Suez, nel 1964 nacquero l'OLP e Fatah, con l’obiettivo di liberare la Palestina tramite la lotta armata. Le crescenti tensioni e i raid israeliani, come quello di Samù nel 1966, portarono all’escalation che culminò nella Guerra dei Sei Giorni del 1967

Venerdì, 06 Dicembre 2024 19:44

1956 Il versante israeliano della crisi di Suez

Gli avvenimenti bellici sul terreno durante la crisi di Suez fra Egitto e Israele. Le pressione esercitate dagli Stati Uniti e dall'Unione Sovietica bloccano l'avanzata dello stato sionista supportata dalla Francia e dalla Gran Bretagna.

La Palestina all’indomani della seconda guerra mondiale e nei mesi precedenti la prima guerra arabo-palestinese deòl 1948-49. Descrizioni delle condizioni dei due eserciti, quello dei paesi arabi e quello degli israeliani. Le vere condizioni del confronto sul terreno.

Intervista ad Alexander Hobel docente di Storia Contemporanea all'Università di Sassari.

Dalle grandi lotte per la liberazione della Palestina degli anni '70, alla necessità di accettare gli accordi di Oslo considerato il nuovo contesto storico caratterizzato dal venire meno del sostegno del blocco sovietico e dall’isolamento a seguito dell’appoggio all’Iraq sotto attacco da parte di una coalizione a guida Usa.

Nel giro di appena venti anni, dal 1947 al 1967, l’intero territorio della Palestina è stato progressivamente occupato da sionisti in gran parte originari dell’Europa e degli Stati uniti. In tal modo lo Stato di Israele è divenuto un avamposto occidentale nei paesi non allineati.

Come si è giunti alla fase attuale dell’imperialismo? Ecco la nostra posizione sul tema come contributo al dibattito per un’analisi di classe sulla dialettica unipolarismo-multipolarismo.

Sabato, 11 Febbraio 2023 01:06

Losurdo, la storia e il salto qualitativo

Le #rivoluzioni producono dei veri e propri #salti qualitativi nel corso storico. Tale categoria non è utilizzata da Hegel solo per decifrare la Rivoluzione francese, ma anche lo sviluppo storico nel suo complesso. L’immagine utilizzata dal filosofo è quella della talpa, immagine cara a Marx.

Pubblichiamo questa introduzione dell’autore con brani tratti dal volume di A. Pascale, Ascesa e declino dell’impero statunitense, vol. 1 – Genesi di un regime elitario (dalle origini al 1945), La Città del Sole-L’AntiDiplomatico, Napoli/Potenza 2022, pp. 17-26. Info su Intellettualecollettivo.it]

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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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