I film dell’anno 2018

Classifiche dei film maggiormente significativi distribuiti in Italia nel 2018.


I film dell’anno 2018 Credits: https://www.mondofox.it/2018/04/06/i-segreti-di-wind-river-la-recensione-crimini-nativi-tra-i-ghiacci-americani/

In questo ormai consueto bilancio di fine anno proponiamo un elenco ragionato dei migliori film italiani e stranieri. Seguirà la classificazione dei film più deludenti e sopravvalutati dell’anno. Essendo stati in diversi casi recensiti su questo giornale, troverete nel titolo di diversi film il link al relativo articolo pubblicato su “La città futura”.

I migliori film usciti distribuiti in Italia nel 2018

1. I segreti di Wind River di Taylor Sheridan, profondo e avvincente thriller di denuncia sulla condizione dei nativi americani e, in particolare, delle native, Usa 2017, voto: 8,5.

2. Atto di difesa - Nelson Mandela e il processo Rivonia di Jean van de Velde, avvincente film storico sulla lotta dei comunisti contro l'apartheid, Olanda, Sud Africa 2017, voto: 8,5.

3. Santiago, Italia, di Nanni Moretti, un magnifico documentario che ci porta a riflettere, attraverso tragici eventi del passato, sulla situazione sempre più drammatica che si sta producendo nel nostro paese, Italia 2018, voto: 8+.

4. L'insulto di Ziad Doueiri, un’avvincente film che lascia emergere le tragedie di palestinesi e libanesi causate dall’occupazione sionista della Palestina, Libano 2017, voto: 8+.

5. Un affare di famiglia di Kore'eda Hirokazu, meritata palma d’oro a Cannes, nel film si analizzano splendori e miserie di una famiglia sottoproletaria molto sui generis, in cui i legami non si basano sul sangue, ma sulla capacità di riconoscimento, Giappone 2018, voto: 8.

6. Omicidio al Cairo di Tarik Saleh, un avvincente noir di denuncia verso i poteri forti egiziani sullo sfondo delle primavere arabe, Egitto 2017, voto: 8.

7. Il giovane Karl Marx di Raoul Peck (Haiti), per la prima volta al cinema l’avvincente storia dei giovani Marx ed Engels narrata da un regista d’eccezione, Francia 2017, voto: 8-.

8. Wajib - Invito al matrimonio di Annemarie Jacir, Una significativa ed emozionante rappresentazione della miserevole condizione con cui è costretto a convivere il popolo palestinese a causa dell’occupazione sionista, Palestina 2017, voto: 8-.

9. Disobedience di Sebastián Lelio, un bel film schierato coraggiosamente a favore dell’emancipazione degli oppressi e, soprattutto, delle oppresse senza mai perdere la tenerezza, Argentina, Usa 2017, voto: 8-.

10. The post di Steven Spielberg, un’avvincente film storico di denuncia sulle menzogne del governo statunitense per proseguire l’aggressione imperialista contro il Vietnam, Usa 2017, voto: 7,5.

11. End of Justice - Nessuno è Innocente di Dan Gilroy, un avvocato militante e idealista, nella sua lotta contro la “giustizia” classista borghese, si scontra con il corso del mondo, Usa 2017, voto: 7,5.

12. La testimonianza di Amichai Greenberg, un notevole film storico di denuncia su come siano state occultate per anni, per salvare il capitalismo, le prove del massacro degli ebrei, Austria 2017, voto: 7,5.

13. Prima che la notte, di Daniele Vicari, La tragica storia di una temeraria redazione che ha preteso di invertire il corso del mondo con un’impresa editoriale, film tv in due episodi, Italia 2018, voto: 7+.

14. Sulla mia pelle di Alessio Cremonini, tipico film di denuncia in grado di divenire un momento di mobilitazione collettiva contro il sistema, Italia 2018, voto: 7+.

15. Fahrenheit 11/9, di Michael Moore, incisivo documentario di denuncia della destra radicale al governo negli Stati Uniti, ma anche dei significativi movimenti sorti dal basso per contrastarla, documentario Usa 2018, voto: 7+.

16. Mary Shelley - Un amore immortale di Haifaa Al-Mansour (Arabia Saudita), un’avvincente storia d’amore fra due grandi scrittori rivoluzionari, Usa 2017, voto: 7+.

17. BlacKkKlansman di Spike Lee, la storia vera di un poliziotto afroamericano che, con l’aiuto di un agente ebreo, si infiltra e fa emergere le attività terroristiche dell’estrema destra statunitense, Usa 2018, voto: 7.

18. Tutti i soldi del mondo di Ridley Scott, un bel film che, narrando le vicende storiche del rapimento del nipote dell’uomo più ricco del mondo, denuncia tutta la spietatezza del grande capitalista, pur rimanendo un tipico prodotto dell’industria culturale, Usa 2017, voto 7.

19. In guerra di Stéphane Brizé, un interessante film sulla più antica, decisiva e attuale delle guerre: la lotta di classe, Francia 2018, voto: 7.

20. Cosa dirà la gente di Iram Haq, efficace film di denuncia sulla condizione della donna nelle società tradizionali legate a una visione religiosa del mondo, Norvegia, Germania, Svezia 2017, voto: 7.

21. Ready Player Onedi Steven Spielberg, film di fantascienza distopico: l’umanità ridotta a vivere in enormi baracche dalla distruzione del proprio ambiente vitale, cerca rifugio in un mondo virtuale, Usa 2018, voto: 7.

22. Don't Worry di Gus Van Sant, un film capace di far rinascere la speranza e la gioia di vivere, Usa 2018, voto: 7-.

23. Nome di donna di Marco Tullio Giordana, valido film di denuncia sulla discriminazione delle donne nei luoghi di lavoro, Italia 2018, voto: 7-.

24. Lady Bird di Greta Gerwig, una bella commedia alternativa statunitense, USA 2017, voto: 7-.

25. Ora e sempre riprendiamoci la vita di Silvano Agosti, a tratti entusiasmante film di montaggio sul lungo sessantotto italiano, documentario Italia 2018, voto: 7-.

26. Un sogno chiamato Florida di Sean Baker, tanto spietata, quanto realistica rappresentazione del lato oscuro del sogno americano, Usa, voto: 7-.

27. Escobar - Il Fascino Del Male di Fernando León de Aranoa, un ottimo prodotto dell’industria culturale, che consente di svelarne esemplarmente la grandezza e i limiti, Spagna 2017, voto: 6,5.

28. The children act - Il verdetto di Richard Eyre, avvincente film di denuncia dei danni provocati alla vita dalla visione mitologico-religiosa del mondo, Gran Bretagna 2017, voto: 6,5.

29. L’amica geniale di Saverio Costanzo, la migliore serie prodotta in Italia dell’anno, diviene avvincente nella ricostruzione dei rapporti sociali in un rione di Napoli nelle puntate centrali, mentre tende a perdere il filo e allungare il brodo nelle ultime, serie tv in 8 putate, Italia 2018, voto 6,5.

30. Il filo nascosto di Paul Thomas Anderson, impeccabile dal punto di vista formale, decisamente sottotono il contenuto, incentrato su un’interessante rappresentazione della dialettica servo-padrone, Usa 2017, voto: 6,5.

31. Io c'è di Alessandro Aronadio, esilarante commedia che lascia molto da pensare allo spettatore, sviluppando delle significative critiche alle visioni religiose del mondo, Italia 2018, voto: 6,5.

32. La forma dell'acqua - The Shape of Water di Guillermo Del Toro, principale vincitore dei premi Oscar 2018, ha al suo centro mostri buoni e creature indifese che, accettando le diversità, organizzano la lotta dei subalterni contro il maccartismo, Usa 2017, voto: 6,5.

33. A quiet passion di Terence Davies, la tragica lotta di una grandissima poetessa contro la società puritana e la schiavitù domestica, Gran Bretagna, Belgio Usa 2016, voto: 6,5.

34. La diseducazione di Cameron Post di Desiree Akhavan, duro e realistico film di denuncia dei danni provocati alla vita dalla visione mitologico-religiosa del mondo, Usa 2018, voto: 6,5.

35. Ricomincio da noi, di Richard Loncraine, un classico esempio di prodotto divertente e progressista dell’industria culturale britannica, Gran Bretagna 2018, voto: 6,5.

36. Made in Italy di Luciano Ligabue, un discreto esempio di cinema nazionale-popolare, Italia 2018, voto: 6,5.

37. Menocchio di Alberto Fasulo, duro film di denuncia sulle durissime persecuzioni della Chiesa nei confronti dei liberi pensatori, specialmente se espressione dei lavoratori manuali, Italia, Romania, 2018, voto: 6,5.

38. Tonya di Craig Gillespie, crudissimo e realistico film sui disastri che produce la mancanza di cultura e il cinismo della società liberista statunitense, Usa 2017, voto: 6,5.

39. Un sacchetto di biglie di Christian Duguay, avvincente storia di una famiglia di ebrei in fuga dalle persecuzioni nazi-fasciste, Francia 2017, voto: 6+.

40. Colette di Wash Westmoreland, ben costruita storia vera di una battaglia vinta contro i pregiudizi e le discriminazioni di genere, USA, Gran Bretagna, Ungheria 2018, voto: 6+.

41. La Truffa dei Logan di Steven Soderbergh, a ulteriore conferma che è sempre più criminoso fondare una banca, piuttosto che svaligiarla, Usa 2017, voto: 6+.

42. Tre manifesti a Ebbing, Missouri di Martin McDonagh, intrigante, ma a tratti discutibile rappresentazione della barbarie dell’America profonda e delle aggressioni imperialiste, USA, Gran Bretagna 2017, voto: 6+.

43. Quello che non so di lei di Roman Polanski, thriller avvincente, ma essenzialmente fine a se stesso, Francia, Belgio, Polonia 2017, voto: 6+.

44. Una donna fantastica di Sebastian Lelio, la lotta per il riconoscimento di una transessuale contro il conformistico e bigotto senso comune delle società occidentali, Cile 2017, voto: 6+.

45. Il dubbio un caso di coscienza di Vahid Jalilvand, film ricco di spunti interessanti, peccato per la conclusione che lascia al quanto a desiderare, Iran 2017, voto: 6+.

46. Ella & John - The Leisure Seeker di Paolo Virzì, purtroppo prosegue la parabola discendente di un regista sempre più normalizzato, Italia 2017, voto: 6+.

47. Senza lasciare traccia di Debra Granik, la tragedia dei reduci delle aggressioni imperialiste e un interessante film di formazione, USA 2018, voto: 6+.

48. Il prigioniero coreano di Kim Ki-Duk, coraggiosa ed efficace denuncia della Corea capitalista, mentre il film rimane prigioniero degli stereotipi dell’ideologia dominante nella rappresentazione della Repubblica popolare democratica di Corea, 2016, voto: 6.

49. Hostiles – Ostili di Scott Cooper efficace rivisitazione del genere western a partire dalla lotta per il riconoscimento, Usa 2017, voto: 6.

50. The silent man, di Peter Landesman, nella crescente irrazionalità dello Stato borghese fare il proprio dovere diviene un atto eroico, Usa 2017, voto: 6.

51. Tuo, Simon di Greg Berlanti, significativa denuncia dei pregiudizi omofobi ancora profondamente presenti anche nelle società contemporanee più apparentemente gay-friendly, Usa 2018, voto 6.

52. La prima notte del giudizio di Gerard McMurray, primo film della serie di B movie di successo, che si fonda su una buona idea e una valida critica della società contemporanea, USA 2018, voto: 6.

53. Il cacciatore di Stefano Lodovichi, Davide Marengo, discreto prodotto dell’industria culturale che cerca di problematizzare la figura del procuratore antimafia, serie tv, Italia 2018, voto: 6.

54.Gli invisibili di Claus Räfle, interessante storia degli ebrei sfuggiti al genocidio grazie alla solidarietà degli antifascisti, Germania 2017: voto 6.

55. L’ora più buia di Joe Wright, interessante e avvincente film storico, rovinato da una ricostruzione pesantemente ideologica, Gran Bretagna 2017, voto: 6.

56. L’isola dei cani di Wes Anderson, notevole dal punto di vista formale, decisamente povero dal punto di vista del contenuto, Usa 2018, voto: 6.

57. The Party di Sally Potter, godibile commedia di sinistra tipicamente inglese, Gran Bretagna 2017, voto 6.

58. Molly's Game di Aaron Sorkin, realistica rappresentazione della grandezza e, soprattutto, della miseria del “sogno americano”, Usa 2017, voto 6.

59. La mélodie di Rachid Hami, istruttivo film sul difficilissimo compito di insegnare nel contesto estremamente degradato delle multietnica banlieue, Francia 2017, voto 6.

60. Tutti lo sanno di Asghar Farhadi, avvincente thriller piuttosto povero di contenuto sostanziale, Spagna, Francia, 2018, voto: 6-.

61. Tully di Jason Reitman, interessante rappresentazione della schiavitù domestica di una tipica esponente della classe media in via di proletarizzazione, Usa 2018, voto: 6-.

62. Most beautiful island di Ana Asensio, crudissima rappresentazione del barbaro sfruttamento delle lavoratrici immigrate negli Stati Uniti, Usa, Spagna 2017, voto: 6-.

63. 7 Sconosciuti A El Royale, di Drew Goddard, opera perfettamente confezionata, ma puramente culinaria alla maniera di Tarantino, Usa 2018, voto: 6-.

64. Doppio amore di François Ozon Francia 2017, film indubbiamente ben confezionato, ma che lascia troppo poco di sostanziale da pensare allo spettatore, voto: 6-.

65. C'est la vie - Prendila come viene di Eric Toledano e Olivier Nakache, commediola divertente e ben congeniato prodotto dell’industria culturale, Francia 2017, voto: 6-.

I film più sopravvalutati e/o deludenti

66. Thelma di Joachim Trier, sopravvalutato horror, in cui l’emancipazione sessuale è rappresentata, in modo acritico, come l’unica effettiva e compiuta forma di emancipazione umana, Norvegia 2017, voto: 5,5.

67. Black Panther di Ryan Coogler, tipico prodotto dell’industria culturale, notevole solo in quanto rappresenta il primo supereroe africano, USA 2018, voto: 5,5.

68. Akira di Katsuhiro Ôtomo, presentato come un caposaldo del grande cinema d’animazione giapponese appare al quanto deludente, Giappone 1987, voto 5,5.

69. La casa sul mare di Robert Guédiguian, presentato come un grande film impegnato, non va al di là di una critica piuttosto superficiale alla xenofobia, Francia 2017, voto 5,5.

70. Romadi Alfonso Cuarón (Messico), Leone d’oro al festival di Venezia, acriticamente osannato dalla critica, il film è di un formalismo estremo che non può che dar ancora maggior risalto alla mediocrità del contenuto, Messico, Usa 2018, voto: 5.

71. Unsane di Steven Soderbergh, film decisamente sopravvalutato, intrigante nella prima parte, quasi insostenibile nella seconda, Usa 2018, voto: 5.

72. La ballata di Buster Scruggs di Ethan Coen, Joel Coen, dalle lodi sconsiderate della critica e da due registi di questo calibro, ci si aspetta decisamente di più di questo prodotto ben confezionato dell’industria culturale, netflix, Usa 2018, voto: 5.

73. The Disaster Artist di James Franco, un film ben confezionato, ma sostanzialmente inutile, Usa 2017: voto 5.

74. Lontano da qui di Sara Colangelo, film tutto incentrato su uno spunto interessante, che viene unilateralmente sviluppato fino a scadere nell’inverosimile, del tutto a torto esaltato da mymovies, Usa 2018, voto: 5.

75. Loro 2 di Paolo Sorrentino, la storia di Berlusconi raccontata dal punto di vista del cameriere, Italia 2018, voto: 5-.

76. Tito e gli alieni di Paola Randi, anche qui alcuni spunti interessanti che sfociano sostanzialmente nel nulla, Italia 2017, voto 5-.

77. Downsizing di Alexander Payne, alcuni spunti interessanti che tendono progressivamente a perdersi, Usa 2017, voto: 5-.

78. Old Man & the Gun di David Lowery, inspiegabilmente osannato dalla critica, il film è piuttosto prevedibile e finisce con l’annoiare, Usa 2018, voto: 5-.

79. Nico, 1988 di Susanna Nicchiarelli, considerato fra i migliori film italiani dell’anno, è penoso come la storia che racconta, Italia 2017: voto 5-.

80. Giochi di potere di Per Fly, come stravolgere il classico thriller politico di denuncia, sino a farne uno strumento di apologia indiretta della forma più aggressiva di imperialismo, Usa, Dan 2018, voto: 4,5.

81. Succede di Francesca Mazzoleni, commediola piuttosto anonima assurdamente esaltata dall’inaffidabile sito mymovies, Italia 2018, voto: 4,5.

82. L'uomo sul treno - The Commuter di Jaume Collet-Serra Usa, puro film d’azione, ben confezionato, che ti lascia alla fine un senso di vuoto per il tempo perso, Spagna 2018, voto: 4,5.

83. Charley Thompson di Andrew Haigh, tipico film minimal-qualunquista, Gran Bretagna 2018, voto 4,5.

84. Lucky di John Carroll Lynch, film sostanzialmente inutile, Usa 2017, voto: 4,5.

85. A Beautiful Day di Lynne Ramsay, spaventosa e unitile rappresentazione di una violenza estrema, assurdamente premiato al festival di Cannes, USA, Francia 2017, voto: 4,5

86. Ritorno al bosco dei 100 acri di Marc Forster, fuga dalla storia e complesso di Peter Pan, Usa 2018, voto: 4,5.

87. Big fish & begonia di Liang Xuan, Zhang Chun, noioso film d’animazione, basato su una visione mitologico-religiosa del mondo, Cina 2016, voto: 4,5.

88. The Wife - Vivere nell'ombra di Björn Runge, film di un maschilismo davvero disgustoso, USA, Svezia, Gran Bretagna 2017, voto: 4,5.

89. Game Night Indovina Chi Muore Stasera di John Francis Daley, Jonathan Goldstein, film di una banalità disarmante, Usa 2018, voto: 4,5.

90. Ore 15:17 - Attacco al treno di Clint Eastwood, il fascismo del regista ha ormai ripreso in pieno il sopravvento, Usa 2017, voto: 4,5.

91. Soldado di Stefano Sollima, film che finisce per giustificare la mania di Trump per la costruzione del muro al confine con il Messico, Usa, Italia 2018, voto: 4+.

92. Sergio & Sergei - Il professore e il cosmonauta di Ernesto Daranas, film sempre più apertamente disfattista, Spagna, Cuba 2017, voto: 4+.

93. The Other Side of the Wind di Orson Welles, operazione discutibilissima di ricostruzione di un film non realizzato da Welles, ne esce fuori una pesantissima operazione post-moderna, netflix, Usa 2018, voto: 4.

94. Loro 1 di Paolo Sorrentino, la storia di Berlusconi raccontata dal punto di vista del cameriere, Italia 2018, voto: 4.

95. Morto Stalin, se ne fa un altro di Armando Iannucci, puro fango e veleno funzionali a demonizzare, in modo del tutto acritico, l’Unione sovietica, Gran Bretagna, Francia 2017, voto: 4.

96. Mary e il fiore della strega di Hiromasa Yonebayashi, film di animazione giapponese inutilmente distribuito all’estero, Giappone 2017, voto: 4-.

97. Nella tana dei lupi di Christian Gudegast, la solita esaltazione fascista degli apparati repressivi dello Stato che per fare al “meglio” il loro lavoro dovrebbero avere lo stesso cinismo dei delinquenti, Usa 2018, voto: 4-.

98. Hitler contro Picasso e gli altri di Claudio Poli, documentario assurdamente sopravvalutato dal contenuto più che discutibile, Italia 2018, voto: 4-.

99. Benedetta follia di Carlo Verdone, Verdone diviene sempre più penoso e noioso, Italia 2018, voto: 4-.

100. Fabrizio De André Principe libero di Luca Facchini, il modo peggiore per ricordare un grande cantautore, film tv in 2 puntate, Italia 2018, voto: 3,5.

101. Amiche di sangue di Cory Finley, film squallido carico di una violenza inutile, Usa 2017, voto 3,5.

102. La stanza delle meraviglie di Todd Haynes, film del tutto inconsistente e sostanzialmente senza capo né coda, Usa 2017, voto 3,5.

103. A Quiet Place - Un Posto Tranquillo di John Krasinski, il solito horror reazionario assurdamente sopravvalutato dalla critica, Usa 2018, voto: 3+.

104. La donna dello scrittore di Christian Petzold, film senza capo né coda, assurdamente osannato da “Il manifesto”, sempre più scadente nelle sue critiche cinematografiche ultra-postmoderne, Germania, Francia 2018, voto: 3+.

105. Maria Maddalena di Garth Davis, film urtante e intollerabile, Gran Bretagna 2018, voto: 3+.

106. La terra dell'abbastanza di Damiano D'Innocenzo, Fabio D'Innocenzo, penoso film assurdamente osannato dalla critica come migliore opera prima italiana, Italia 2018, voto: 3.

107. Lazzaro felice di Alice Rohrwacher, film penoso e intollerabile, assurdamente incensato dalla critica, Italia 2018, voto: 3.

108. Dogman di Matteo Garrone, un tipico esempio di film complice del sistema ed espressione dell’ideologia dominante, Italia 2018, voto: 3.

109. Chiamami con il tuo nome di Luca Guadagnino, film davvero inguardabile, in modo del tutto insensato esaltato dalla critica non solo italiana, Usa 2017, voto: 3-.

110. Poesia senza fine di Alejandro Jodorowsky, apoteosi del postmoderna che non può che trovare il plauso di una (a)critica del tutto asservita all’ideologia dominante, Cile, Francia 2016, voto: 3-.

111. Dark Night di Tim Sutton, intollerabile espressione dell’irrazionalismo postmoderno, Usa 2016, voto: 3-.

112. La terra di dio di Francis Lee, rivoltante e intollerabile, Gran Bretagna 2017, voto: 3-.

113. Petit paysan - Un eroe singolare di Hubert Charuel, un’assurda agiografia del piccolo borghese di provincia, Francia 2017, voto: 2,5.

114. Sono tornato di Luca Miniero, penosa copia italiana di un interessante film tedesco, Italia 2018, voto: 2,5.

115. Io sono tempesta di Daniele Luchetti, film del tutto intollerabile e fondamentalmente reazionario, con assurde pretese di film impegnato, Italia 2018, voto: 2.

116. Ulysses a dark odyssey di Federico Alotto, assolutamente insostenibile e assurdamente esaltato dall’inaffidabile sito mymovies, Italia 2018, voto: 1

117. Nobili bugie di Antonio Pisu, del tutto intollerabile, difficile realizzare un film peggior, Italia 2016, voto: 1.

I film italiani

1. Santiago, Italia, di Nanni Moretti, un magnifico documentario che ci porta a riflettere, attraverso tragici eventi del passato, sulla situazione sempre più drammatica che si sta producendo nel nostro paese, Italia 2018, voto: 8+.

2. Prima che la notte, di Daniele Vicari, La tragica storia di una temeraria redazione che ha preteso di invertire il corso del mondo con un’impresa editoriale, film tv in due episodi, Italia 2018, voto: 7+.

3. Sulla mia pelle di Alessio Cremonini, tipico film di denuncia in grado di divenire un momento di mobilitazione collettiva contro il sistema, Italia 2018, voto: 7+.

4. Nome di donna di Marco Tullio Giordana, discreto film di denuncia sulla discriminazione delle donne nei luoghi di lavoro, Italia 2018, voto: 7-.

5. Ora e sempre riprendiamoci la vita di Silvano Agosti, a tratti entusiasmante film di montaggio sul lungo sessantotto italiano, documentario Italia 2018, voto: 7-.

6. L’amica geniale di Saverio Costanzo, la migliore serie prodotta in Italia dell’anno, diviene avvincente nella ricostruzione dei rapporti sociali in un rione di Napoli nelle puntate centrali, mentre tende a perdere il filo e allungare il brodo nelle ultime, serie tv in 8 putate, Italia 2018, voto 6,5.

7. Io c'è di Alessandro Aronadio, esilarante commedia che lascia molto da pensare allo spettatore, sviluppando delle significative critiche alle visioni religiose del mondo, Italia 2018, voto: 6,5.

8. Made in Italy di Luciano Ligabue, un discreto esempio di cinema nazionale-popolare, Italia 2018, voto: 6,5.

9. Menocchio di Alberto Fasulo, duro film di denuncia sulle durissime persecuzioni da parte della Chiesa dei liberi pensatori, specialmente se espressione dei lavoratori manuali, Italia, Romania, 2018, voto: 6,5.

10. Ella & John - The Leisure Seeker di Paolo Virzì, purtroppo prosegue la parabola discendente di un regista sempre più normalizzato, Italia 2017, voto: 6+.

11. Il cacciatore di Stefano Lodovichi, Davide Marengo, discreto prodotto dell’industria culturale che cerca di problematizzare la figura del procuratore antimafia, serie tv, Italia 2018, voto: 6.

12. Loro 2 di Paolo Sorrentino, la storia di Berlusconi raccontata dal punto di vista del cameriere, Italia 2018, voto: 5-.

13. Tito e gli alieni di Paola Randi, alcuni spunti interessanti che sfociano sostanzialmente nel nulla, Italia 2017, voto 5-.

14. Nico, 1988 di Susanna Nicchiarelli, considerato fra i migliori film italiani dell’anno, è penoso come la storia che racconta, Italia 2017: voto 5-.

15. Succede di Francesca Mazzoleni, commediola piuttosto anonima, Italia 2018, voto: 4,5.

16. Loro 1 di Paolo Sorrentino, la storia di Berlusconi raccontata dal punto di vista del cameriere, Italia 2018, voto: 4.

17. Hitler contro Picasso e gli altri di Claudio Poli, documentario assurdamente sopravvalutato, Italia 2018 documentario, voto: 4-.

18. Benedetta follia di Carlo Verdone, Verdone diviene sempre più penoso e noioso, Italia 2018, voto: 4-.

19. Fabrizio De André Principe libero di Luca Facchini, il modo peggiore per ricordare un grande cantautore, film tv in 2 puntate, Italia 2018, voto: 3,5.

20. La terra dell'abbastanza di Damiano D'Innocenzo, Fabio D'Innocenzo, penoso film assurdamente osannato dalla critica come migliore opera prima italiana, Italia 2018, voto: 3.

21. Lazzaro felice di Alice Rohrwacher, film penoso e intollerabile, assurdamente incensato dalla critica, Italia 2018, voto: 3.

22. Dogman di Matteo Garrone, un tipico esempio di film complice del sistema ed espressione dell’ideologia dominante, Italia 2018, voto: 3.

23. Chiamami con il tuo nome di Luca Guadagnino, film davvero inguardabile, in modo del tutto insensato esaltato dalla critica non solo italiana, Usa 2017, voto: 3-.

24. Sono tornato di Luca Miniero, penosa copia italiana di un interessante film tedesco, Italia 2018, voto: 2,5.

25. Io sono tempesta di Daniele Luchetti, film del tutto intollerabile, Italia 2018, voto: 2.

26. Nobili bugie di Antonio Pisu, inguardabile, difficile far peggio, Italia 2016, voto: 1.

05/01/2019 | Copyleft © Tutto il materiale è liberamente riproducibile ed è richiesta soltanto la menzione della fonte.
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L'Autore

Renato Caputo

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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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