Nel quartiere di San Lorenzo, presso il laboratorio politico Granma, lo scorso 18 giugno si è tenuto un'importante iniziativa.

Con Renato Caputo, docente dell'Università popolare Antonio Gramsci, e Pasquale Vecchiarelli, caporedattore del settimanale comunista La città futura, procediamo a uno studio comparato di come un secolo fa, come ai giorni nostri, la sinistra francese reagisce al pericolo fascista unendosi, mentre la sinistra italiana non è in grado di farlo, in quanto continua a dividersi.

Con il segretario Mauro Alboresi del Partito comunista italiano (PCI) cerchiamo di comprendere le dinamiche politiche e sociali che sono a fondamento dei risultati delle elezioni europee e nazionali, provando a capire cosa fare per rilanciare una sinistra nel nostro paese realmente antagomista alle politiche guerrafondaie e liberiste.

Il Vietnam ha riaffermato il suo sostegno a Cuba e Venezuela, chiedendo la fine delle sanzioni statunitensi e promuovendo la cooperazione economica e politica, sottolineando l'importanza della solidarietà internazionale e del rispetto reciproco tra le nazioni nel cammino verso il socialismo.

Con il saggista e ricercatore Iohannes Ghrimai di origini eritree cerchiamo di decostruire la narrazione mistificante dell'ideologia dominante che demonizza un paese solo in quanto non allineato, cioè non piegato alla volontà di dominio delle potenze imperialiste.

Con la professoressa dell'Università di New York, autrice di libri tradotti nelle principali lingue occidentali, discutiamo delle tesi decisamente rivoluzionarie della sua ultima grande opera pubblicata in Italia.

Con la portavoce nazionale dei Comitati per il ritiro di ogni autonomia differenziata ribadiamo la natura profondamente eversiva, classista ed antisociale della secessione dei ricchi, invitando tutti alla prossima decisiva manifestazione che si terrà martedì 18 alle 17,30 a Piazza Santi Apostoli a Roma.

Guerra della Nato alla Russia per interposta Ucraina, genocidio in Palestina, elezioni in Europa: l’ epoca dell’imperialismo euro-atlantico sta per conoscere il proprio tramonto.

Ormai è noto il problema del sovraffollamento delle carceri italiane, con oltre 60mila persone detenute in istituti che ne potrebbero ospitare 50mila. Le pene sostitutive e l’indulto condizionato potrebbero allora essere delle soluzioni immediate per risolvere tale piaga.

Le elezioni europee dell’8 e 9 giugno hanno registrato un’affluenza in calo rispetto al 2019. In Italia quasi niente è cambiato rispetto alle politiche del 2022. Alcune osservazioni sull’astensione, sulle prospettive dell’economia delle famiglie e per la pace.

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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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